Un progetto a guida italiana regala alla comunità scientifica internazionale un catalogo unico di riferimento per incrociare e confrontare i dati di oltre 11 milioni di stelle della Via Lattea. E’ l’inizio di una nuova era per il mondo dell’astrofisica.
I ricercatori dell’INAF e dell’ASI (rispettivamente, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Agenzia Spaziale Italiana), hanno realizzato un database che scuote dalle fondamenta lo studio e la comprensione della nostra Via Lattea: guidati dall’astrofisica Maria Tsantaki dell’INAF di Firenze, i ricercatori hanno infatti catalogato più di 11 milioni di stelle, aggregando dati ed informazioni di tutte le più importanti analisi spettroscopiche pubbliche effettuate fino ad ora.
Secondo la Tsantaki: “I dati raccolti e messi a disposizione della comunità scientifica internazionale consentiranno di caratterizzare le stelle che ospitano i pianeti con maggior precisione, e ciò condurrà alla possibilità di determinare meglio le loro proprietà, come massa, raggio e densità, e di distinguere, ad esempio, pianeti terrestri da pianeti gassosi”.
Il “Sondaggio dei Sondaggi”, ovvero il nuovo SoS del mondo scientifico-astronomico
Il progetto è stato battezzato “SoS”, Survey of Surveys, ed ha accolto gli entusiasmi del mondo scientifico internazionale, fino ad ora sprovvisto di una catalogazione unica ed uniforme di riferimento per le misurazioni di tipo spettroscopico, relative, cioè, agli studi degli spettri elettromagnetici.
“Le informazioni ed i dati della SoS – ha dichiarato Silvia Marinoni, tecnologa INAF presso l’Agenzia Spaziale Italiana – verranno ospitati e resi disponibili attraverso il GaiaPortal, portale di riferimento della comunità italiana”. E Elena Pancino, ricercatrice all’INAF di Firenze, ha aggiunto: “Siamo nell’era dei grandi sondaggi astronomici e di vaste campagne osservative che insieme all’astrosismologia e a Gaia stanno rivoluzionando la nostra comprensione della Via Lattea e dell’astrofisica stellare”.
La velocità radiale sarà il primo parametro stellare pubblicato nel catalogo e via via verranno aggiunte informazioni dettagliate relative alla composizione chimica delle stelle, nonché dati utili per studiare come si è formata ed evoluta la Via Lattea ed ulteriori parametri in grado di caratterizzare più accuratamente le stelle che ospitano pianeti.
L’enorme potenziale di un catalogo unico a disposizione dell’intera comunità scientifica
Il risultato giusto al momento giusto, quindi. E che si attendeva da tempo. Ad oggi, infatti, i sondaggi astronomici effettuati sugli emisferi terrestri (come i survey di Apogee, Rave, Galah, Ges, Lamost) hanno compreso diversi tipi di stelle ed utilizzato strumenti di misurazione differenti tra loro.
Anche i conseguenti risultati sono stati fino ad ora analizzati con metodi assai diversi e, soprattutto, presentati poi alla comunità scientifica con formati e contenuti disomogenei.
Disporre ora di un’unica ed uniforme scala di riferimento offre quindi alla comunità scientifico-astronomica internazionale possibilità di analisi e di studio inedite ed assai promettenti. Oltre a lasciar prevedere uno sviluppo dei dati sempre aggiornato ed in continua evoluzione.
Il gruppo di ricerca, infatti, è già al lavoro per raccogliere entro i prossimi due anni nuovi parametri stellari, come la temperatura superficiale, la gravità superficiale, la metallicità e le abbondanze delle specie chimiche. Alla pubblicazione di questi nuovi dati, l’ASI ha annunciato che seguirà una fase di mantenimento e di aggiornamento costante del catalogo.