Si è chiusa definitivamente una magica era nel mondo dei videogiochi, ed in particolare in quello della sale giochi. Dopo più di 50 anni, lo storico marchio videoludico Sega, famoso soprattutto per le sue home console datate anni ’80 e ’90, ha deciso di gettare la spugna, togliendosi dalle sale giochi.
In Giappone la Sega ha diversi locali a tema gaming di proprietà che hanno fatto non soltanto la storia del settore e del marchio, ma anche della stessa cultura popolare nipponica. L’azienda ha però deciso, come fatto sapere da Sega Sammy, che cederà il suo rimanente 14.9 per cento di quote della divisione Sega Entertainment, alla Genda, una compagnia che già controlla in gran parte, come riferisce Multiplayer.it, tale sezione.
FINISCE UN’ERA NEI VIDEOGIOCHI: SEGA DICE ADDIO ALLE SUE STORIE SALE GIOCHI
Quando l’operazione finanziaria si sarà conclusa, Genda controllerà completamente sia gli edifici quanto le strutture della catena di sale giochi e parchi di intrattenimento, appunto fino ad oggi sotto il controllo di Sega. La decisione di cedere le sue restanti quote deriva dalla pandemia di covid che ha impattato fortemente sulle finanze dell’azienda, tenendo conto dei vari lockdown e delle numerose misure di restrizione che si sono susseguiti negli ultimi due anni, ed in particolare in Asia. I primi forti segnali della crisi erano giunti a settembre di due anni fa, 2020, quando Sega aveva comunicato di voler chiudere il celebre centro arcade di Akihabara, in quel di Tokyo, un vero e proprio tempio per i videogiochi e gli amanti del genere. Con la vendita a Genda, cambieranno anche le “intestazioni” e i marchi. Di fatto Sega Enternaintment diverrà Genda GiGO Entertainment, e il brand dei vari centri verrà modificato in GiGO.
I primi a cambiare saranno i centri di Ikebukuro, Akihabara e Shinjuku, dopo di che la “traslazione” avverrà con costanza per tutti gli altri centri. Come detto in apertura, si tratta di una fine di un’era in quanto le prime sale giochi a marchio Sega comparvero addirittura negli anni ’60, a cominciare dai Joypolis e dagli arcade Club Sega. Durante gli anni ’90, quando l’azienda raggiunse il massimo della popolarità, il marchio contava più di 1.000 centri arcade in Giappone. In ogni caso sembra che Sega dovrebbe continuare a produrre videogiochi, di conseguenza le “macchine” che troveremo nei centri GiGO saranno ancora marchiate con lo storico logo blu e bianco. Sicuramente un duro colpo per i nostalgici del mondo dei videogiochi, soprattutto coloro che hanno al momento 30-40 anni, e che hanno potuto godere appieno dello splendore del mitico marchio negli anni ’90, quando battagliava ad armi pari con Nintendo per chi fosse il re dei videogame.