Torna l’annosa questione della durata degli aggiornamenti per gli smartphone. Google Pixel 3, uscito nel 2018, non avrà più supporto: un device ancora valido quindi non sarà più aggiornato e sarà esposto a rischi di sicurezza.
Una delle principali problematiche nel mondo degli iPhone è la durata del supporto da parte della casa madre; difatti, al di là delle caratteristiche del prodotto, è molto importante poter contare su una continuità degli aggiornamenti che garantiscano prestazioni e rendano possibile un utilizzo sicuro.
Questo problema riguarda al momento i possessori di un Google Pixel 3; infatti la società ha fatto sapere che 3 anni di supporto sono un periodo sufficientemente lungo. Di ben altro parere però sono gli utenti, che si trovano costretti a valutare l’acquisto di un nuovo smartphone, nonostante quello attuale sia ancora valido (è uscito nel 2018).
La problematica riguarda tutto il mondo Android. Anche i modelli di fascia alta infatti hanno un supporto che va dai 3 ai 5 anni, con una politica di obsolescenza programmata che rende necessario un ricambio continuo, anche quando lo smartphone è ancora in ottime condizioni.
La scelta d’altronde è obbligata, date le difficoltà nell’utilizzare un device non aggiornato; questo significherebbe non poter utilizzare molte app e trovarsi con uno strumento dalle prestazioni compromesse. Senza contare il problema della sicurezza, dato che anche gli aggiornamenti che proteggono dai rischi di internet vengono meno.
Piccoli miglioramenti, sull’esempio di Apple
Forse a seguito del grande malcontento generato da tali politiche, si intravedono dei cambiamenti per quanto riguarda i modelli più recenti. Nel caso di Google Pixel 6 ad esempio, la durata degli aggiornamenti è stata aumentata rispetto al caso di Google Pixel 3.
La società di Mountain View infatti per questo modello ha garantito un supporto, per quanto riguarda la sicurezza, della durata di 5 anni. Per quel che concerne gli aggiornamenti del sistema operativo invece, ad ora, la durata resta di 3 anni. Un cambiamento minimo, ma che va nella direzione auspicata.
L’esempio virtuoso in questo ambito è quello di Apple; l’azienda di Cupertino infatti assicura per i suoi modelli una durata piuttosto lunga, con aggiornamenti garantiti della durata di 7 anni. Una politica che porta gli utenti a considerare positivamente l’acquisto di un iPhone, sapendo che si tratta di un investimento che avrà una durata sufficiente.
Al contrario, ad oggi l’acquisto di uno smartphone Android espone l’acquirente, come nel caso di un Google Pixel 6, ad un utilizzo ottimale per soli tre anni, passati i quali il device sarà ancora utilizzabile in sicurezza per altri due anni, ma con prestazioni nettamente ridotte.
Resta migliore l’esperienza di altri modelli, come quelli del marchio Samsung; la società sudcoreana infatti, pur utilizzando Android, garantisce un supporto di 4 anni. Lontano dai 7 anni della Apple, ma comunque l’indizio di una sensibilità delle case produttrici per il problema della durata dei loro prodotti.