Vent’anni da latitante, ed è stato tradito da Google Maps. Sembra una battuta ma non lo è: si parla di Gioacchino Gammino, che nel 2022 è scappato dal carcere romano di Rebibbia dove era rinchiuso per omicidio, arrestato a inizio gennaio a Madrid.
Una storia che ha dell’incredibile, soprattutto se si considera che non era mai successo prima che Google Maps Street View aiutasse a rintracciare un criminale, anche se a volte sono stati i social network ad aiutare la giustizia a fare il suo corso.
Gammino è stato arrestato in Spagna a Madrid dalla Direzione investigativa antimafia, grazie a una foto di un angolo stradale che immortala un negozio di frutta e verdure dove il sessantunenne Gioacchino Gammino stava facendo la spesa.
Gioacchino Gammino, la storia e la fuga fino all’arresto
Il gangster Gioacchino Gammino fu accusato di omicidio e condannato all’ergastolo nel 1989 per aver ucciso un passante a Campobello di Licata. In seguito alla condanna fu rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia, da dove nel 2002 è riuscito in qualche modo a scappare, rifugiandosi in Spagna.
Prima di scappare in Spagna, Gammino era noto per far parte del clan Stidda di Agrigento, in Sicilia. Un clan noto soprattutto per aver avuto a che dire con Cosa Nostra, sempre in Sicilia, e per aver condotto traffici di droga e di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Nascosto per 20 anni sotto falso nome, Gammino è stato rintracciato grazie a Google Maps, avvistato nei pressi di un negozio di alimentari chiamato El Huerto de Manu, ossia “Il giardino di Manu”. La polizia non era in realtà intenzionata a indagare sul negozio di ortofrutta, anzi stava indagando su un ristorante chiamato Cocina de Manu, chiuso da tempo.
Le indagini avevano anche portato al riconoscimento di Gammino tramite Facebook, dove era stato visto in abiti da chef e poi riconosciuto dalla cicatrice sul mento. Un arresto che è stato una vera grande sorpresa per Gammino stesso, che da oltre 10 anni non aveva alcun contatto con la sua famiglia proprio per non essere scovato.
Nel frattempo, si è parlato di una moglie spagnola che Gammino avrebbe avuto negli ultimi 20 anni, ma sulla cui identità non sono stati rilasciati dettagli. Al momento Gammino è tenuto in custodia in Spagna ma entro la fine di febbraio 2022 sarà rimpatriato e rinchiuso nuovamente nel carcere di Rebibbia.