I siti di annunci per effettuare compravendite sono uno dei luoghi privilegiati per i truffatori. Infatti la possibilità di un contatto diretto tra acquirenti e venditori, senza filtri, rende possibile mettere in atto raggiri di ogni tipo. Vediamo l’ultima tecnica di truffa diffusa su Subito.it.
Le piattaforme di compravendita hanno avuto una grandissima diffusione negli ultimi anni; la loro facilità d’uso infatti ha attirato un numero altissimo di utenti, permettendo di trovare ogni tipo di oggetto. Spesso si può usufruire di ottime offerte di prodotti usati, con grande risparmio per l’acquirente e facendo guadagnare i venditori grazie ad oggetti non più utilizzati.
Purtroppo però queste piattaforme sono da subito state prese d’assalto da truffatori di ogni tipo. Approfittando del contatto diretto e spesso dell’ingenuità delle persone, hanno potuto mettere in atto ogni tipo di raggiro: spesso con l’utilizzo di meccanismi fantasiosi e nascondendosi dietro il nome ed il prestigio del sito.
Ovviamente Subito.it, data la sua importanza, è teatro di molti tentativi di malaffare di questo genere. L’utilizzo di meccanismi di sicurezza spesso non è sufficiente: il sito infatti segnala delle modalità da seguire per acquistare senza cadere vittime di furti di denaro o di merce.
Anche Paypal, la piattaforma di Elon Musk, ha garantito un’ottima barriera a molti tentativi di azioni illecite; spesso è stato aggirato con meccanismi più complessi. L’ultima truffa diffusa su Subito.it ne è un perfetto esempio. La tecnica infatti prevede una triangolazione che rende inutile, anzi dannoso, l’intervento di Paypal.
Il metodo è questo: il truffatore mette in vendita un oggetto che non esiste, ad esempio un iPhone 12, uguale o molto simile ad un altro che invece è realmente in vendita. A questo punto contatta il venditore, dicendosi interessato e spiegando che il pagamento arriverà da un’altra persona; questa è spacciata per un parente o qualcuno che gli deve dei soldi).
Nel frattempo viene contattato da un acquirente interessato al suo iPhone 12 (che non esiste); si mettono d’accordo per l’acquisto ed il truffatore fa effettuare il pagamento sul conto del venditore. Questo ricevendo i soldi, invia l’oggetto, ma all’indirizzo del truffatore. In questo modo, tramite l’oggetto civetta che non esiste, ha ricevuto l’iPhone.
Le molte truffe dei siti di compravendita
Nello schema descritto è facile immaginare che l’acquirente, avendo pagato per un prodotto che non ha ricevuto (perché è stato inviato al truffatore) faccia reclamo a Paypal, riottenendo indietro la somma. Ma a questo punto il venditore, ignaro del raggiro, sarà ritenuto responsabile della truffa.
Quindi il truffatore avrà fatto da intermediario tra acquirente e venditore, tenendosi la merce e scomparendo. Una sorta di dropshipping dove però il truffatore intercetta la merce. Un meccanismo che, come in molte truffe, fa leva sulla non comunicazione tra le parti (in questo caso, tra il venditore e l’acquirente spacciato per un parente).
Questa purtroppo è solo l’ultima tra le truffe diffuse su internet, che sono molte e sempre nuove. Prima di questa la più diffusa (ed utilizzata tutt’ora) è la truffa del bancomat: il truffatore fa effettuare il pagamento al venditore tramite un bancomat, facendogli credere che invece che fare un pagamento, lo stia ricevendo.