Stop al telemarketing insistente: passa la legge che vieta le chiamate sugli smartphone da parte delle aziende

Dopo quattro anni dall’istituzione del Registro delle Opposizioni, sarà possibile escludere dalle attività di telemarketing tutti i numeri telefonici, inclusi quelli mobili. Il Mise infatti ha approvato un nuovo regolamento per le chiamate commerciali, che rende possibile estendere ai cellulari il blocco delle chiamate moleste.

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Le chiamate aggressive di call center sono diventate una presenza costante nella vita quotidiana – ComputerMagazine.it

Da oggi il Ministero per lo Sviluppo Economico ha messo la parola fine al bombardamento di chiamate commerciali, nella maggior parte dei casi non volute e non mirate, sui nostri dispositivi di telefonia mobile. Infatti il nuovo regolamento ha allargato ai cellulari la possibilità di essere annoverati nell’apposito albo, il Registro delle Opposizioni.

Tale registro era stato istituito nel gennaio 2018 proprio per tutelare il consumatore dalle campagne pubblicitarie, spesso improntate a logiche di spam. In molti casi tali campagne rappresentano pubblicità ingannevole, soprattutto verso gli anziani. Lo strumento originario però includeva soltanto i numeri di telefonia fissa presenti in elenchi telefonici, cartacei o elettronici.

La sua funzione è quella di difendere quindi da pubblicità promozionali invasive, permettendo di essere contattati da operatori di telemarketing soltanto a seguito di un esplicito consenso, o nell’ottica di un contratto in essere. A seguito della cessazione di un contratto l’operatore non può contattare l’ex cliente dopo 30 giorni.

Una campagna informativa per i consumatori

Vendita Telefonica
Le attività di telemarketing sono spesso improntate a logiche di spam senza valore aggiunto per i potenziali clienti – ComputerMagazine.it

A seguito dell’avvenuta riforma dello strumento, sarà portata avanti una campagna informativa per far conoscere ai consumatori le possibilità del nuovo Registro delle Opposizioni e le modalità per accedere al servizio. La mancanza di informazioni infatti, insieme all’esclusione dei numeri cellulari, era stata alla base dell’insuccesso del registro.

Il nuovo regolamento è stato voluto dal ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e dalla sottosegretaria al Mise Anna Ascani, in collaborazione con tutte le amministrazioni ed istituzioni coinvolte. Si attende la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Le modalità per usufruire dei servizi del nuovo registro saranno molteplici: sarà possibile infatti iscriversi compilando un apposito modulo elettronico sul web. In alternativa, sarà attivato un numero verde. Si potrà anche richiedere l’iscrizione tramite raccomandata o, infine, con l’invio di un apposito modulo tramite posta elettronica.

Le sanzioni per le società che non rispetteranno il Rpo saranno molto severe, come annunciato da Simone Baldelli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, che ha parlato di multe severe in un tweet dopo l’approvazione dello strumento.

Difatti le società che contatteranno utenti che sono iscritti al Rpo rischieranno multe fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato. Una legge molto severa quindi nei confronti di attività invasive che da anni sono diventate una presenza costante nella vita di tutti i cittadini e consumatori.

Un fortissimo disincentivo verso le società che, piuttosto che informare i potenziali clienti in maniera mirata e commercialmente valida, hanno applicato in maniera indiscriminata la legge dei grandi numeri, senza portare alcun valore aggiunto, spesso cercando di ottenere vantaggio delle persone meno informate.

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