Cosa c’è nel lato oscuro della Luna, o per dirlo come cantano i Pink Floyd, nel “the dark side of the moon”? La risposta dovrebbe arrivare dal rover cinese Yutu-2, che ha appunto esplorato quella faccia del nostro satellite nascosta, quell’emisfero lunare che non si può osservare dalla Terra in quanto sempre “oscuro” al nostro pianeta.
Il lato oscuro era stato fotografato per la prima volta il 10 ottobre del 1959 grazie alla sonda sovietica Luna 3, e una decina di anni dopo tre astronauti della missione della Nasa, Apollo 8, avevano osservato lo stesso sorvolando direttamente il satellite. Ma è solo recentemente che si stanno scoprendo tutti i segreti di questo dark side, e questo grazie alla missione cinese Chang’e-4 scattata a dicembre del 2019 dalla base spaziale di Xichang, e che ha visto come protagonista appunto il rover Yut-2: sbarcato sul suolo lunare ha iniziato a mandare informazioni agli ingegneri di terra e come scrive Wired.it, nelle ultime ore è giunto un carico importante di informazioni.
Obiettivo, comprendere meglio la geologia del nostro satellite nonché gli strati interni sottostanti attraverso un’analisi della composizione mineralogica e topografica dello stesso, inoltre, Chang’e 4 si sta occupando di rilevazioni radioastronomiche, di modo da captare eventuali onde radio in una regione dello Spazio considerata libera da “interferenze terrestri”, oltre che di analizzare il cosiddetto vento solare, flusso di particelle cariche che provengono appunto dal Sole. Le prime info ragguardevoli sono senza dubbio quelle raccolte a febbraio di due anni fa, 2020, quando il rover cinese ha svelato che sotto il lato nascosto della Luna troviamo degli strati geologici prodotti dagli impatti di asteroidi, che hanno modificato la superficie lunare per miliardi di anni e che sono ricoperti da una distesa di polvere grigia molto fine. “Quello che ci ha più sorpreso – sono le parole rilasciate all’agenzia di stampa Ansa da parte di Elena Pettinelli, una dei ricercatori responsabili dello studio – è la straordinaria trasparenza del terreno di Von Karman alle onde radio, che ci ha permesso di vedere distintamente le strutture geologiche fino a 40 metri di profondità: solo un primo assaggio di quello che si trova sotto e che rende la crosta della faccia nascosta così diversa da quella visibile e ben più nota”. Le ultime scoperte riguardano invece la composizione della superficie del dark side, ed in particolare la regolite.
La superficie della faccia nascosta è ricoperta appunto da una polvere grigia, come detto sopra, e ciò deriva dal fatto che questo lato è più antico in termini geologici rispetto a quello visibile, in quanto l’attività vulcanica si è interrotta prima, per delle ragioni ancora sconosciute. Come spiegato sopra, il tutto è legato agli impatti con i meteoriti: quando questi massi si scontrano con il terreno, tendono a polverizzare la regolite in delle particelle più fini e a fonderle fino a raggrumarla in globi vetrosi più grandi e di forma irregolare. Infine, dopo una foto scattata dal rover, sarebbe emerso un misterioso cubo adagiato sulla superficie, ma una volta che Yutu si è avvicinato all’oggetto, si è scoperto che si è trattato semplicemente di una roccia che ricorda quella di un coniglio che mangia delle carote ed è per questo che lo stesso oggetto è stato definito coniglio lunare.
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