Fra i numerosi campi d’azione in cui l’Italia la fa da padrone vi è senza dubbio quello della riabilitazione neuromuscolare. Stiamo parlando precisamente di esoscheletri per i pazienti che non possono camminare, ma anche tecnologie per i bambini e strumenti per il recupero respiratorio.
IlSole24Ore cita in particolare il caso di Lecco e del suo progetto Empatia@ a cui hanno lavorato negli ultimi anni accademici e clinici per sviluppare soluzioni facili da utilizzare anche in casa. Il progetto è nato nel 2017 ed ha previsto la collaborazione di numerose realtà del territorio, a cominciare dall’Univerlecco, quindi il polo di Lecco del Politecnico di Milano, il polo Cnr a Lecco, l’Ircc “Eugenio Medea”, l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Inrca, Ospedale Valduce (Centro di Riabilitazione “Villa Beretta” di Costa Masnaga) e l’Ats Brianza e l’Asst Lecco.
ITALIA ALL’AVANGUARDIA NEI PROGETTI DI RIABILITAZIONE NEUROMUSCOLARE: IL PROGETTO EMPATIA@
Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo, presentando i risultati ottenuti, ha commentato: «L’esperienza del distretto della riabilitazione ci dimostra oggi che lavorare su priorità condivise permette nel tempo di generare un valore tangibile per la vita delle persone e dei territori». Tanti i risultati ottenuti da Empatia@ a cominciare dallo sviluppo di esoscheletri leggeri ed economici utilizzabili dal paziente anche a casa; la realtà virtuale per la riabilitazione respiratoria dei pazienti anziani, coinvolti in maniera attiva ed empatica. Ma anche lo sviluppo di un ambiente tecnologico per valutare l’interazione fra mamma e bambini e per il supporto riabilitativo dei bimbi affetti da disabilità del neurosviluppo. E ancora, una realtà virtuale immersiva per riabilitare gli arti superiori nei pazienti post-ictus, app dedicate e un laboratorio per studiare l’efficacia delle tecnologie di riabilitazione rivolte sempre ai bambini.
«Il distretto della riabilitazione – ha aggiunto Vico Valassi, presidente di Univerlecco – e in particolare il progetto Empatia, rappresentano l’esempio concreto di come operare insieme porta a moltiplicare risultati e raggiungere obiettivi che vanno a vantaggio di chi ha bisogno di aiuto – ha affermato ancora – serve una regia per tenere uniti e coordinare molti attori, ma l’apporto che ciascuno può offrire si colloca come un tassello fondamentale nel mosaico». Empatia@, come sottolinea il sito de IlSole24Ore, presenta infine due aspetti molto innovativi e senza dubbio meritevoli d’attenzione. Prima di tutto va sottolineato che ben prima della pandemia tale progetto lombardo ha colto il bisogno di fornire dei servizi domiciliari alle persone. Secondariamente, ha messo in campo soggetti differenti e team multidisciplinari composti da medici, fisioterapisti e psicologi, ma anche designer e ingegneri.