Un porno in diretta sul canale del Senato Tv: lo zoom-booming, com’è avvenuto e chi ha colpito

Attimi di grande imbarazzo all’evento organizzato dal Movimento 5 Stelle. Il video hard trasmesso su Zoom è frutto di un attacco hacker?

L’invito di Maria Laura Mantovani all’evento su Zoom – Computermagazine.it

Una delle notizie che hanno fatto più scalpore negli ultimi giorni riguarda quanto accaduto al Senato. Per pochi secondi, quello che avrebbe dovuto essere un evento sulla Pubblica amministrazione, si è trasformato in un vero e proprio spettacolo a luci rosse. L’episodio è stato molto imbarazzante e la senatrice del Movimento 5 Stelle si è sentita in dovere di commentare l’accaduto così: “Qualcuno si è introdotto clandestinamente trasmettendo un video dal contenuto pornografico”. In questi giorni il popolo del web ha cercato di spiegare l’accaduto, ma alcuni addirittura non credono che si sia trattato di un attacco hacker.

Il giallo del video hard

In un primo momento il convegno doveva svolgersi in forma mista, cioè, in parte in presenza, in parte online. Complice l’aumento dei contagi che ha costretto la senatrice a prendere la fatidica decisione. L’evento si è tenuto interamente da remoto. Solo l’interessata era presente fisicamente a Palazzo Giustiniani, i relatori e gli spettatori avrebbero dovuto seguire il tutto da casa. Il convegno intitolato “Per una pubblica amministrazione trasparente”, ha avuto inizio alle 15:00 del giorno 17 gennaio. Ad estendere l’invito a tutta la popolazione internet è stata proprio la senatrice Maria Laura Mantovani che, sul proprio profilo social ha inserito l’ID riunione e la password per accedervi rendendo, di fatto, l’evento accessibile a chiunque.

Immagini censurate del video hard – Computermagazine.it

La denuncia della senatrice

Dopo circa mezz’ora dall’inizio dell’evento, alcune persone (con un profilo fake) hanno fatto irruzione nel canale e, tramite la condivisione dello schermo hanno mandato in onda scene raccapriccianti. L’imbarazzo è durato pochi secondi, in cui si sono viste scene di un video porno hentai giapponese con figure umane stilizzate. Dopo aver espulso i presunti “hacker” dalla riunione, la senatrice ha avvertito le forze dell’ordine che erano al Senato e i tecnici. Nelle ultime ore, è partita infatti la denuncia alla polizia postale e le indagini per rintracciare i malfattori stanno proseguendo. Dopo questo momento imbarazzante, la riunione ha continuato ad andare in onda per le successive tre ore. Che si tratti di un vero e proprio attacco hacker, è da escludere. Chiunque avrebbe potuto partecipare alla riunione senza alcuna forzatura, ricordiamo, infatti, che le chiavi erano state fornite dalla stessa Mantovani.

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