A partire dal 20 febbraio sarà possibile per i pensionati ricevere a casa gratuitamente un decoder, in vista del cambio di frequenze necessario per liberare la banda a 700 MHz, che verrà utilizzata per il 5G. Poste Italiane distribuirà i decoder agli aventi diritto.
A partire dal 2022 è iniziato il procedimento che porterà a liberare la frequenza a 700 MHz, attualmente utilizzata dal digitale terrestre. Questa infatti dovrà passare nella disponibilità della telefonia, per l’implementazione del sistema 5G, come previsto dalle direttive dell’Unione Europea.
La banda a 700 MHz infatti è stata identificata come la migliore frequenza per il trasferimento di dati, garantendo una copertura diffusa e pervasiva; è capace addirittura di penetrare i muri e superare barriere. Raggiungerà agevolmente i dispositivi come gli smartphone e tutti i device connessi alla domotica.
Per questo, per poter utilizzare ancora i nostri apparecchi televisivi, sarà necessario dotarli di un apposito decoder: il cambio permetterà la ricezione delle nuove frequenze, che saranno più basse (al di sotto dei 694 MHz). Questi decoder utilizzeranno la tecnologia del digitale terrestre di seconda generazione.
Si chiamerà DVB-T2 (Digitale Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial). Per poter ottenere questi decoder sarà necessario rientrare in alcuni parametri. L’iniziativa infatti è riservata per i cittadini con un’età maggiore ai 70 anni che siano attualmente in pensione.
Altri requisiti saranno un reddito, ottenuto dalla pensione, inferiore ai 20.000 euro annui e non avere nel proprio nucleo familiare una persona che abbia già fatto richiesta per lo stesso tipo di bonus. La richiesta andrà fatta rispondendo alla comunicazione che riceveranno a casa, tramite lettera di Poste Italiane.
L’invio del decoder gratuito però potrebbe nascondere sgradite sorprese per quello che riguarda il modello di apparecchi: questo infatti non sarà scelto dall’utente, ma sarà selezionato dallo Stato tramite un apposito bando. La modalità di scelta però ha sollevato dubbi in merito alla qualità.
Difatti sono state contattate tutte le aziende che hanno venduto almeno un decoder ad un prezzo inferiore ai 30 euro. Per questo l’apparecchio potrà essere fornito sia da aziende ben posizionate sul mercato, sia da aziende di cui si sa poco, dato il criterio poco stringente nella selezione.
L’unico requisito che potrebbe essere un limite alla diffusione di apparecchi si scarsa qualità è l’obbligo, per i decoder dotati di PVR (Personal Video Recorder), di essere in regola con il versamento SIAE; sgomberando il campo quindi da molti prodotti di società meno strutturate.
In ogni caso, per avere la certezza di ottenere un buon decoder, è possibile sceglierlo in autonomia. Infatti non è obbligatorio ricevere il DVB-T2 a casa rispondendo alla lettera inviata dalle Poste: si potrà lucrare il bonus anche per l’acquisto in negozio, scegliendo il modello che si preferisce.
Scegliendo quest’ultima opzione quindi potremo anche acquistare un prodotto di fascia più alta; potremo sottrarre dal prezzo i 30 euro di bonus, avendo tutta l’assistenza di un negozio. Altrimenti, per chi preferirà il decoder fornito dallo Stato tramite Poste Italiane, ci sarà un numero per assistenza telefonica gratuita.
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