Un sistema geniale per proteggere e monitorare i propri valori nella lotta contro il Covid-19. Si chiama FaceBit, un chip per le mascherine protettive.
A due anni dall’inizio della pandemia, purtroppo, le aziende sono ancora alla ricerca di ulteriori sistemi di prevenzione da nuovo coronavirus. Nonostante le vaccinazioni, il problema non è del tutto risolto.
Risultano ancora casi in cui, pur essendo vaccinati, alcuni soggetti siano fortemente a rischio e possano presentare reazioni pericolose, tali da condurli in terapia intensiva. Per fortuna, si tratta di numeri irrisori, ma la guerra non è ancora finita.
Tale situazione spinge le aziende sanitarie, ma anche quelle tecnologiche, ad individuare soluzioni di prevenzione efficaci. Fino ad oggi, le mascherine (soprattutto le FFP2) risultano essere la miglior protezione.
Proprio per questo, i ricercatori della Northwestern University hanno progettato un piccolo chip da applicare alle mascherine, in modo da monitorare le condizioni di salute di chi le indossa. Questa tecnologia prende il nome di FaceBit.
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FaceBit, il chip per le macherine
Lo hanno definito “FitBit per il volto” e, diversamente dalle idee complottistiche, non è l’ennesimo modo per controllare le nostre vite ma solo per salvarle. Un importante contributo che la Northwestern University ha voluto dare in questo difficile momento.
Si tratta di un insieme di sensori in miniatura, racchiusi in un chip talmente piccolo da poter essere applicato alle mascherine senza che procuri alcun fastidio. Siano esse chirurgiche, FFP2 o KN95, non vi è alcuna differenza.
Il principale limite finora rilevato riguarda l’autonomia. Al momento, i ricercatori lo hanno risolto inserendo una piccola batteria estremamente efficiente che garantisce fino ad 11 giorni di energia. In più, FaceBit è in grado di assorbire energia dal sole, dal respiro di chi la indossa e dai movimenti. A tal proposito, si sta lavorando affinché, in futuro, queste fonti gratuite possano garantire la massima autonomia del dispositivo, in modo da abbandonare le batterie.
FaceBit è in grado di monitorare la frequenza respiratoria, quella cardiaca e di tracciare il tempo trascorso con la stessa mascherina, così da avvisare quando è il momento di sostituirla. Tutto ciò avviene mediante smartphone, grazie ad una connessione via Bluetooth. Grazie all’app My FaceBit, sarà possibile controllare tutti i parametri in tempo reale.
Tutte le volte che il sistema rileverà un ritmo cardiaco anomalo o un passaggio tra la mascherina e il viso, verrà segnalato mediante una notifica. Questo aspetto è fondamentale per chi lavora in ambito medico ed è spesso in contatto con soggetti infetti.
Il ricercatore di Ingegneria Elettrica e Informatica della Northwestern University, Josiah Hester, ha affermato:
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Volevamo progettare una maschera facciale intelligente per gli operatori sanitari che non necessitasse di essere collegata in modo scomodo durante il turno di lavoro. Se indossi una maschera per 12 ore o più, a volte il tuo viso può diventare insensibile. Potresti anche non renderti conto che la tua maschera è allentata perché non puoi sentirla.