Un folle esperimento, fare mining con un vecchio 386: i risultati lasciano a bocca aperta

Cosa non si fa per le criptovalute, la terra promessa del nuovo millennio. Un utente di Medium, una piattaforma di pubblicazione online creata dal cofondatore di Twitter, Evan Williams, ha condiviso un’esperienza dal profumo di folle esperimento: fare mining con un portatile Toshiba T3200SX di oltre trenta anni fa.

Computer Toshiba 20220117 cmag
Computer Toshiba usato per fare mining – Adobe Stock

Ai suoi tempi il laptop era… tanto top. Costava oltre seimila dollari, più del doppio della valuta attuale. Così l’utente Dimitrii Eliuseev ha deciso di provare a minare bitcoin in pratica con MS-DOS. Molti dispositivi possono essere utilizzati per il mining di Bitcoin, dalle schede ASIC o GPU al Raspberry Pi. Ma lui è andato davvero oltre, con quella CPU 80386SX da 16 MHz, all’avanguardia quando uscì.

Il modo migliore per studiare qualsiasi tecnologia è provarla. Il tentativo, perché di questo si tratta, di capire come funziona il mining è innanzitutto un motivo di riflessione, in primis di quanto si sono evolute le prestazioni dei computer, in questi trenta anni, e passa.

Dove porta l’esperimento di Dimitrii Eliuseev?

Mining Bitcoin 20220117 cmag
Mining Bitcoin, i molti modi per effettuarlo – Adobe Stock

Ci sono due componenti chiave in ogni transazione bitcoin. In primis l’idea della blockchain. Ogni transazione contiene un numero hash dei dati combinati con una transazione precedente, quindi se verrà modificato un byte nella catena, il checksum non sarà superato. Il secondo componente riguarda ogni nuova transazione in una blockchain, dovrebbe avere un doppio hash SHA256 che corrisponde a una specifica condizione.

i bit di difficoltà determinano l’hash minimo che corrisponderà ai criteri di difficoltà. Per il nostro valore 1903a30c, la soglia hash sarà 00000000 00000003 a30c0000 00000000 00000000 00000000 00000000 00000000. I minatori stanno cercando di variare il parametro “nonce” fino a quando il doppio valore SHA256 del blocco di dati sarà inferiore a tale criterio.

Dimitrii Eliuseev ha creato, di fatto ex-novo, un miner in C++ per MS-DOS che ha condiviso su GitHub e che può essere compilato su qualsiasi compilatore C++ e in seguito trasferito sulla macchina MS-DOS. Per illustrare l’idea con il suo folle esperimento, Dimitrii Eliuseev ha utilizzato Python perché permette di scrivere il codice in modo molto compatto.

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La variabile ‘nonce’ si trova negli ultimi 4 byte del blocco dati (“01000000”, “02000000”, etc). i primi valori hash sono molto più grandi di un valore “00000000 00000003 a30…”, richiesto dal sistema. I minatori possono variare solo la variabile “nonce” e solo dopo 4215469400 (0xfb42f558) tentativi, possiamo ottenere l’hash corretto: “00000000 00000002 a7bbd25a 417c0374 cc552610 21e8a9ca 74442b01 284f0569“. Questo hash è valido per questo blocco di dati e i minatori riceveranno alcuni bitcoin e una commissione di transazione.

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Dove porta l’esperimento di Dimitrii Eliuseev? Il Toshiba T3200SX è stato capace di esprimere una potenza di 15 hash al secondo che gli permetterebbe di guadagnare, se partecipasse ad una comune mining pool, un dollaro in 584 milioni di anni!

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