Esiste una mod che ci permetterebbe di cambiare il nostro sistema operativo, sostituendolo con uno decisamente diverso e che, magari, potrebbe piacerci. Ma di quale si tratta?
Modificare Android con Linux nel nostro smartphone non è certamente una decisione da prendere in qualche secondo, anche perché, il cambio di sistema operativo, viene eseguito quando c’è bisogno di una modifica generale, oppure nel momento in cui ci rendiamo conto che non ci piace più.
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Tuttavia, è bene tenere a mente che non sia una scelta semplice da prendere e che potrebbe comportare dei rischi se eseguita male, ma rimane comunque sia una installazione audace e che intraprendono solitamente coloro che hanno intenzione di cambiare aria. Dunque, qual è la mod che ci permetterebbe di farlo?
La procedura da seguire
PostmarketOS, grazie ad un aggiornamento recente, ha voluto introdurre il supporto al network boot o netboot, il quale ci permetterà di eseguire la stessa procedura di installazione che, solitamente, è possibile portare a termine soltanto al computer attraverso un procedura precisa.
Per Android, invece, il concetto di live boot è stato applicato mediante l’aiuto fondamentale di un pc al quale è stato collegato uno smartphone. Così facendo, in sintesi, è stato facile avviare il postmarketOS per iniziare a eseguire i vari processi.
Ciò che rende interessante questo aggiornamento è che, il game charger, una volta che il cavo è disconnesso collega direttamente il telefono al PC. In questo modo, il dispositivo, potrà essere riavviato come se non fosse successo nulla. Troviamo un concetto molto simile a quello delle live boot per PC, dove un CD live o una USB live consentono di avviare Linux senza nemmeno un dato nella memoria. Sarà sufficiente, infatti, sfruttare la RAM della macchina.
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Per quanto riguarda lo smartphone, invece, il kernel di Linux viene attivato sulla RAM, mentre i file del sistema operativo rimangono e viaggiano verso il telefono collegato grazie al cavo USB. Dopo averlo scollegato si riavvia il telefono e si pulisce pure la memoria del sistema operativo; alla riaccensione l’operazione si cancella, ma è possibile eseguirla quando e quante volte si vorrà.