Il 9 gennaio scorso sono entrate in vigore le nuove linee guida sui cookie dei siti web, le modifiche che erano state presentato a luglio 2021 dal Garante della Privacy, e che da qualche giorno a questa parte sono divenute effettive.
Si tratta di nuove che dovranno essere assolutamente rispettate dalle aziende che operano sul web, in quanto, in caso contrario, si rischiano delle sanzioni (fino al 4 per cento del fatturato annuale dell’azienda). “Nelle prossime settimane partiranno le ispezioni”, hanno fatto sapere proprio dal Garante della Privacy a riguardo, con l’obiettivo di fare in modo che tutti si adeguino alle norme, e soprattutto, che si faciliti la vita agli utenti che navigano sui vari siti.
DAL 9 GENNAIO LE NUOVE REGOLE SUI COOKIE DEI SITI: ECCONE I DETTAGLI
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Fra le più grandi novità vi è senza dubbio quella che vede l’utente avere la possibilità di rifiutare i cookie chiudendo il banner, senza che lo stesso messaggio venga poi riproposto in seguito, cosa che fino a pochi giorni fa non accadeva: “Accettare tutti i cookie – scrive a riguardo IlSole24Ore – era di gran lunga la scelta più comoda; rifiutare alcuni o tutti i cookie richiedeva alcuni clic in più, su varie caselle, a volte per altro impraticabili sul piccolo schermo del cellulare. E chi era riuscito a rifiutare i cookie, con una bella prova di pazienza, poi doveva averne altrettanta dopo: perché lo stesso sito poteva ignorare quella scelta e continuare a chiedere di accettarli”. Le aziende, con le novità del 9 gennaio, non potranno più usare cookie sulla base del “legittimo interesse”, chiedendo sempre il consenso dell’utente, ad eccezione dei cookie che non tracciano e non profilano, utilizzo che deve comunque essere sempre comunicato nell’home page o nell’informativa generale del sito.
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Per tutti gli altri cookie, invece, le nuove regole impongono un linguaggio semplice anche in modalità multilayer e multi channel; inoltre, l’utente deve poter chiudere il banner dei cookie cliccando su una X resa bene visibile, e l’azienda, come spiegato sopra, deve memorizzare l’operazione. «Necessario adeguarsi in fretta – commenta a IlSole24Ore Rocco Panetta, avvocato esperto del settore – si rischiano davvero sanzioni per i cookie, come accaduto in Francia dove a fine anno l’autorità privacy ha sanzionato Facebook e Google per 60 e 150 milioni di euro. Nella nostra esperienza alcune aziende italiane si sono adeguate in toto, altre per nulla e molte altre solo in parte. L’adeguamento parziale è frutto spesso dell’uso di soluzioni pronte».