Tradizione e innovazione. La tradizione è quella di Leica, un’azienda tedesca (Wetzlar) che da oltre cento anni è nell’industria ottica con le sue eccellenti macchine fotografiche e apparecchi ottici specifici per la fotografia. L’innovazione è la M11, Retro da 60 Mpx mirrorless: semplicemente fantastica.
Il nuovo dispositivo teutonico è molto simile nell’aspetto alla linea M10, anche se guadagna nella risoluzione e perde peso. Si rinnova, però, con quaranta nuovi miglioramenti trovati all’interno della macchinetta fotografica.
L’aggiornamento più significativo è un nuovo sensore CMOS full frame da 60 megapixel retroilluminato, che cattura 14 stop di gamma dinamica alla sua piena risoluzione. In modo univoco, l’M11 consente anche ai fotografi di acquisire file RAW a 36 o 18 megapixel, il che sblocca un altro stop della gamma dinamica, offre migliori prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e consente scatti a raffica più lunghi a scapito dei dettagli ingranditi.
Algoritmo di nuova concezione, la new entry del filtro UV e una batteria molto più grande della Leica M10
Leica afferma che sta utilizzando il binning dei pixel insieme a un algoritmo di nuova concezione per creare le risoluzioni più basse, una tecnica simile utilizzata da molte fotocamere per smartphone. Le dimensioni dei file vanno da 70 a 120 MB per un file DNG RAW da 60 megapixel; l’impostazione da 18 megapixel può ridurla fino a 20 MB per immagine.
Il nuovo sensore non rappresenta la macro novità di Leica. Il colosso tedesco, che in principio fu del fondatore Ernst Leitz, utilizza per la M11 un nuovo filtro UV ultrasottile su di esso, che secondo l’azienda fornisce una riproduzione del colore più naturale.
Il nuovo gioiello di Leica cattura la più alta gamma dinamica di qualsiasi M digitale di sempre, a detta della società, inclusi i modelli Monochrom in bianco e nero che sono stati elogiati per la loro capacità di catturare un’ampia gamma di toni. La gamma ISO dell’M11 parte da 64 e arriva fino a 50.000.
All’esterno, la principale differenza tra l’M11 ei suoi predecessori è la mancanza della piastra inferiore caratteristica di Leica, che doveva essere rimossa per caricare la pellicola o sostituire le schede di memoria e le batterie sulle vecchie fotocamere.
L’M11 adotta invece il sistema di batterie a cartuccia liscia del Q2, una batteria del 64% più grande di quella dell’M10 e può durare fino a 700 scatti utilizzando il live view sul display posteriore o 1.700 scatti utilizzando il telemetro.
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Accanto alla tradizione ecco un’altra innovazione: vicino al nuovo slot per la batteria c’è una porta USB-C che può essere utilizzata per il trasferimento dei dati (sia a un computer che a un telefono: l’M11 è in realtà certificato Made For iPhone (MFi) per la connessione a dispositivi iOS e iPadOS) o per la ricarica. 64 GB di spazio di archiviazione sono integrati nella fotocamera e puoi scegliere di salvare le immagini su di essa o su una scheda SD in una varietà di configurazioni.
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La fantastica M11 è disponibile dal 13 gennaio, per molti ma non per tutti visto che il suo costo è di 8.995 dollari, poco meno di ottomila euro.