E’ iniziata in via ufficiale la missione del satellite spaziale italo-americano denominato Ixpe. Come riferisce l’agenzia Ansa, di fatto il satellite ha “aperto i suoi occhi”, rigorosamente a raggi X, verso il cosmo, per provare ad effettuare nuove scoperte per quanto riguarda i fenomeni più estremi dell’universo.
Questa missione esplorativa è scattata a poco più di un mese dal lancio, effettuato appunto a dicembre, e rappresenta di fatto la fase operativa della missione congiunta fra la Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, e l’Asi, l’agenzia spaziale italiana, con la partecipazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
IL SATELLITE IXPE HA INIZIATO L’ESPLORAZIONE DI CASSIOPEA A: I DETTAGLI
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Stando a quando specificato dalla Nasa, Ixpe è già pienamente operativo ed avrebbe già iniziato le sue osservazioni puntando su quello che è uno dei suoi primi obiettivi, ovvero Cassiopeia A (Cas A), resti di una supernova prodotti da una gigantesca esplosione di una stella avvenuta circa 350 anni fa nella costellazione proprio di Cassiopea. Martin Weisskopf, responsabile scientifico della missione presso il Marshall Space Flight Center della Nasa, ha commentato: “L’inizio delle osservazioni scientifiche di Ixpe segna un nuovo capitolo per l’astronomia a raggi X. Una cosa è certa: possiamo aspettarci l’inaspettato”. Lo stesso Wisskopf, poco prima del lancio, aveva anticipato: “Il telescopio esaminerà il complesso meraviglioso delle stelle di neutroni e dei sistemi di buchi neri, dentro e fuori le galassie”, del resto i buchi neri supermassicci e le stelle di neutroni “sono i resti di stelle massicce che vissero velocemente e morirono giovani”, così come scrive la Mit Review.
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Il lancio del satellite italo-americano Ixpe (acronimo di (Imaging X-ray Polarimetry Explorer), come ricorda l’agenzia Ansa, si era verificato lo scorso 9 dicembre dalla mitica base di Cape Canaveral; pochi giorni dopo, il 15 dicembre, l’osservatorio dello stesso satellite si era dispiegato in orbita, e durante le tre settimane successive aveva verificato le sue capacità di manovra e puntamento per allineare i suoi telescopi. Si è trattato di alcuni test durante i quali Ixpe è stato puntato per la calibrazione verso oggetti luminosi, precisamente 1ES 1959+650, corpo celeste che viene considerato il vero e proprio cuore di una galassia, alimentato da un buco nero, e la pulsar SMC X-1. Quando il satellite Ixpe ha completato questa fase, si è quindi rivolto, come detto sopra a Cassiopea A, che così come tutte le supernove “è un vero e proprio ‘laboratorio’ naturale per studiare la fisica estrema nello spazio”, ricorda l’agenzia Ansa. Obiettivo, fornire quanti più dettagli possibili sul campo magnetico di Cas A, studiando la polarizzazione dei raggi X.