Un filmato vecchio di quasi 3 decenni ci mostra in che modo sarebbe stato il futuro negli anni successivi. Che lo abbiano predetto o che siano riusciti semplicemente a realizzare un prodotto fenomenale? Scopriamolo subito.
Torniamo indietro di molti anni, più precisamente nel 1993. L’azienda telefonica americana AT&T, attualmente attiva, sponsorizzò una campagna pubblicitaria chiamata “You Will“, cioè “Potrai Farlo“, la quale puntava a mostrare in che modo sarebbero avvenute le comunicazioni in seguito.
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Parliamo, per fare un esempio, di alcune semplici videochiamate alle riunioni virtuali fino alle telefonate effettuate da bracciali smart al polso. 30 anni fa si trattava chiaramente di fantascienza, ma ora potremmo dire che sia la normalità praticamente.
L’obiettivo di You Will
Questi spot, in sostanza, hanno dipinto alcuni scenari che oggi diamo per scontati. All’epoca esisteva il world wide web con appena due anni di vita, mentre i browser più usati per la navigazione erano sia Mossic che Windows ancora alla versione NT. Dal punto di vista degli smartphone, invece, la storia aveva appena avuto inizio e nessuno pensava che saremmo arrivati a creare dei cellulari pazzeschi al giorno d’oggi. I video promozionali furono diretti da David Fincher, che per chi non lo sapesse si tratta dello stesso regista di Fight Club, Mank e The Social Network, e narrati dall’attore Tom Selleck. Tuttavia, a ideare il progetto vero e proprio fu il team creativo della N.W. Ayer & Partners.
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Infine, concludiamo con una dichiarazione dell’utente Glen Kaiser, il quale aveva sostenuto la campagna “You Will” per AT&T, e che dice questo al riguardo: “Tutte le applicazioni di quegli spot che oggi ci sembrano così predittive in realtà erano tecnologie che già funzionavano, sviluppate in collaborazione con i laboratori Bell. Quello che mancava era la qualità sufficiente per un’adozione da parte del mercato globale. Anche il costo di quelle tecnologie, molto elevato, era un problema. Ma i prototipi erano buoni, le tecnologie su cui si basavano erano reali: dovevamo solo aspettare che la legge di Moore e la crescita di internet facessero il loro corso“.