C’è una nuova minaccia per la Terra direttamente dallo spazio. No, non stiamo parlando di un’invasione aliena o di astronavi spaziali, bensì di un razzo russo in caduta libera verso il nostro pianeta.
Come scrive il sito Fanpage.it, si tratta precisamente dell’Angara-A5, un razzo appunto prodotto dalle parti di Mosca, è che è stato lanciato nello spazio lo scorso 27 dicembre dalla base di Plesetsk, nella regione nordoccidentale di Arkhangelsk. Secondo quanto riferito dagli addetti ai lavori, lo stesso dovrebbe ricadere sulla terra, in maniera totalmente incontrollata, nelle prossime 24 ore, di conseguenza non è ben chiaro dove lo stesso possa atterrare, e quali danni potrebbe fare. Il razzo era stato lanciato in orbita per testare uno stadio superiore dello stesso, ma l’esperimento non ha evidentemente funzionato, e il tutto non è andato come avevano previsto gli ingegneri a terra. Stando a quanto specificato dalla Tas, l’agenzia di stampa russa statale, “entro 24 ore il razzo sarà in caduta libera, ma nessuno può prevedere dove cadrà”.
ANGARA-A5, RAZZO RUSSO AL RIENTRO INCONTROLLATO VERSO LA TERRA: COSA SAPPIAMO
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C’è da dire, come spesso e volentieri accade in caso di rifiuti spaziali, che la maggior parte dei detriti brucia al contatto con l’atmosfera terrestre, disintegrandosi per le alte temperature, ma non è comunque da escludere che qualche parte più grande dello stesso Angara-A5, possa causare dei danni se riuscisse a superare la “barriera spaziale”, entrando poi in contatto con il nostro pianeta. Il razzo era stato lanciato lo scorso 27 dicembre 2021, e dopo alcune ore dal lancio, erano state eseguite due manovre obbligatorie che hanno provocato un guasto al motore. Secondo Holger Krag, capo del Debris Office dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), qualche danno non è affatto da escludere: “Sicuramente entro le prossime 24 ore arriverà quaggiù, ma dove non lo può dire nessuno, perché nelle prossime ore compirà diverse rivoluzioni attorno al globo”.
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Lo stesso Krag, citato dall’emittente americano CNN, ha proseguito: “La parte del razzo russo stava viaggiando a 7,5 chilometri al secondo e la sua latitudine di rientro era probabilmente compresa tra 63 gradi a nord e a sud dell’equatore”. Sulla vicenda si è espresso anche l’US Space Command, che attraverso una dichiarazione ha confermato che “sta monitorando la posizione del corpo del razzo Angara A5/PERSEY nello spazio”, e valuta in questo momento che “il punto di ingresso nell’atmosfera terrestre sia sopra l’Oceano Pacifico meridionale”. Qualcosa di simile era capitato a maggio 2021 quando la Nasa criticò in maniera pubblica la Cina per la mancata cura degli standard di sicurezza dei razzi: in qual caso alcuni detriti caddero nell’Oceano indiano senza fare danni.