Ecco arrivato anche il supporto Dual SIM per Android Auto: adesso potrete decidere con quale SIM chiamare.
La nuova versione v7.1.614554 rilasciata da Google per Android Auto ha finalmente permesso di accedere alla funzione Dual SIM. Dall’auto finora si era vincolati ad effettuare le chiamate dal numero registrato come principale.
Un limite abbastanza scomodo per chi utilizza due utenze telefoniche diverse per lavoro e vita privata. La novità al momento è in rodaggio negli Stati Uniti ma Google la aveva annunciata già qualche mese fa. Si era parlato genericamente di un supporto ai profili di lavoro. Ora sappiamo cosa sottintendevano queste parole.
Android Auto, la doppia SIM funziona sa in entrata che in uscita
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aggiornamento a bordo di Android Auto, un utente ‘Reddit’ ha mostrato un pop-up sul display della propria auto che consente agli utenti di scegliere quale SIM utilizzare per effettuare una telefonata. Prima di ciò, il sistema di infotainment di Google utilizzava la SIM predefinita ogni qual volta si avviava una chiamata, anche se l’utente disponeva di uno smartphone con doppia SIM. Insomma, si tratta di una vera e propria comodità, soprattutto per coloro che utilizzano due schede SIM, una per lavoro e l’altra per questioni personali. Tale novità era stata già annunciata da Google verso il mese di settembre scorso, allora il gigante statunitense aveva affermato che la funzione sarebbe giunta nelle prossime settimane.
Importante inoltre sottolineare un altro aspetto messo in evidenza dall’utente. Il corretto funzionamento, in contemporanea, di entrambe le SIM è garantito anche in relazione delle telefonate in entrata. Ciò significa che la ricezione continua a essere presente regolarmente. Insomma, Google sembra aver fatto le cose per bene, consentendo ad Android Auto di compiere un ulteriore passo in avanti verso un miglioramento inevitabile.
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Restano da capire le tempistiche necessarie per il roll-out su scala globale. L’aggiornamento dell’app di Android Auto sul proprio smartphone potrebbe non bastare, in quanto è probabile che possa volerci un’abilitazione lato server da parte di Google. È comunque solo una questione di tempo.