Secondo alcune statistiche, Windows 11 non è una versione molto utilizzata dagli utenti di Microsoft. Ma per quale ragione?
Da quando è stata rilasciata la nuova versione di Windows, soltanto una piccola percentuale di utenti ha scelto di installarla. I risultati sono stati pubblicati direttamente da Lansweeper, il quale ha compiuto una analisi accurata che comprende ben 10 milioni di PC differenti.
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Secondo i suoi dati, soltanto un 0,21% di questi dispositivi utilizza Windows 11. È un esito molto preoccupante e disastroso per tanti motivi, però una domanda che ci chiediamo è la seguente: come sia possibile una cosa del genere?
Vecchie e nuove versioni
Prima di iniziare, riteniamo che sia doveroso fare un paragone per spiegare al meglio la situazione attuale. Windows XP ha, tutt’ora, una quota di mercato del 3,62%, con Windows Vista poco dietro a Windows 11. Proseguiamo con la versione di Windows 7, la quale ha un market-share poco più alto degli altri aggiornamenti, cioè il 6%.
Ma ciò che ha stranito Lansweeper non è il fatto che in molti non facciano uso dell’ultimo update di Microsoft, visto e considerato che i pc aziendali non ha senso che utilizzino fin da subito in queste patch, quanto più che delle vecchie versioni abbiano una quota di mercato molto più alta di Windows 11.
E anche se sia già installabile da circa due mesi, non ci sono stati grandi riscontri positivi. AdDuplex, oltretutto, ha voluto fare una stima simile, scoprendo che la maggior parte dei computer di Windows non ha nemmeno i requisiti minimi per poter installare l’ultimo aggiornamento del sistema operativo di Microsoft. Alcune di queste versioni, tra l’altro, non dovrebbero nemmeno essere disponibili dal momento che siano vulnerabili sia ad attacchi hacker che a diverse tipologie di virus, come i ransomware per esempio.
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Roel Decneut, il CMO di Lansweeper, in merito a questa vicenda ha dichiarato che: “La situazione rappresenta un rischio significativo per la sicurezza informatica. Sebbene la maggior parte degli utenti utilizzi sistemi operativi più recenti, potrebbero esserci milioni di persone che utilizzano dispositivi insicuri e aperti agli attacchi. Inoltre, riteniamo che un gran numero di questi software obsoleti sia eseguito su dispositivi aziendali, il che significa che a rischio non ci sono solo informazioni personali“.