Le applicazioni stalkwerware sono tra le più diffuse al mondo. Come si può facilmente intuire dal nome, si tratta di app che si spiano quello che facciamo sui nostri smartphone, quindi le nostre attività, i nostri usi e abitudini, ma anche soprattutto le informazioni personali.
La cosa da sapere è che non si tratta di applicazioni subdole, nel senso che sono dichiaratamente spione, e il 6 per cento degli italiani, come scrive Wired, ha dichiarato di averle installate sul telefono del proprio partner per spiarlo. Il dato emerge da una recente ricerca effettuata dalla società di cybersecurity Kaspersky e dal centro studi di mercato Sapio Research, dal titolo Digital stalking in relationships, realizzata su circa 21mila persone in più di 21 paesi, Italia compresa, e presentata in Senato durante la Giornata contro la violenza sulle donne, su iniziativa del senatore del Partito democratico, Tommaso Nannicini.
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Il report dimostra che sono più gli uomini a spiare le donne, 10 per cento contro 8, e si tratta ovviamente di un reato. Del resto le app stalkerware permettono di scoprire cosa fa una persona con il suo smartphone: leggere i messaggi inviati sui social, ascoltare le sue telefonate, controllare la cronologia del browser, accedere ai vari dati personali, e via discorrendo. “La cosa grave – ha spiegato Alessandra Venneri, a capo di comunicazione e affari pubblici di Kaspersky – è che oggi scaricare uno stalkerware dal web è alla portata di tutti oltre che perfettamente legale”. Di solito infatti queste app vengono nascoste da software di controllo parentale o soluzioni antifurto, di conseguenza continuano ad agire indisturbate.
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Come capire se si è spiati e controllati? Il report di Kaspersky suggerisce a riguardo alcune situazioni particolari “Dati mobili in esaurimento prima del previsto o la batteria che si scarica altrettanto velocemente sono due segnali di allarme”. A quel punto si può controllare quali siano le app che provocano questo consumo eccessivo. Un’altra mossa è quella di vedere quali sono le applicazioni che possono accedere in Accessibilità da Impostazioni: “L’accessibilità – dice a riguardo ancora Kasperksy – è una delle autorizzazioni potenzialmente più pericolose nei dispositivi Android. È pertanto consigliabile concedere quel tipo di accesso esclusivamente all’utility anti-virus”. Insomma, applicazioni fastidiose e spione, ma soprattutto illegali, visto che violano la privacy di una persona: se doveste scoprirne una e risalire a chi l’ha installata, il consiglio è quello di denunciare sempre l’accaduto alle autorità. Mai lasciar correre…
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