La cyber violenza di genere è reale e purtroppo molto diffusa, come dimostra lo studio di Kaspersky uscito in un giorno particolare. L’11% degli italiani intervistati ha ammesso di essere stato perseguitato tramite dispositivi tecnologici (dai sistemi di localizzazione a stalking sui social) mentre il 24% sospetta che il proprio partner violi la sua privacy digitale, spiegando il suo smartphone o installando app di terzi per leggere sms e altro. Si chiama stalkerware.
La violenza, può essere sotto varie forme: da quella fisica, a quella psicologica, a quella online, e in questi tempi è molto facile ritrovarsi a contatto con persone che su internet danno il meglio di se. Proprio per questo, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne tenutasi pochi giorni fa, Kaspersky ha presentato in Senato un report preoccupante di Digital Stalking in Relationships sulla violenza di genere online: il 26% degli italiani ritiene che spiare segretamente il proprio partner sia una cosa normale, per non dire una cosa quotidiana.No, non lo è.
LEGGI ANCHE>>> Steam Deck alle prese con i titoli più ambiti, da Cyberpunk 2077 a Doom Eternal: ecco come realmente girano
Giovedì 25 novembre alle ore 16, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne (che dovrebbe tenersi tutti i giorni…), si è tenuta in Senato la conferenza stampa Violenza Informatica di Genere: regolare lo Stalkerware e proteggere le vittime.
Ecco i principali dati emersi dallo studio condotto da Kaspersky e su cui, bisogna riflettere:
Gli stalkerware, per chi non lo sapesse, sono app che vengono installate sui dispositivi di un utente senza il suo consenso e senza che se ne accorga, e danno l’accesso ai dati sensibili e personali come sms, foto, posizione del dispositivo, la cronologia del browser, e tutto quello che abbiamo all’interno del nostro smartphone, anche l’app della banca per intenderci. Gli stalkerware sono una forma di cyberviolenza che riguarda la sezione online, in quanto spesso vengono utilizzati per spiare il partner nelle relazioni in cui avvengono abusi o li si fanno. E’ da collegarsi anche allo stalkeraggio. “Quando è stato chiesto agli intervistati se fosse giusto monitorare “consensualmente” le attività online del proprio partner”, ha spiegato Alessandra Venneri, Head of Communications and Public Affairs di Kaspersky, “quasi la metà degli italiani (44%) si è dichiarato favorevole: il 25% lo farebbe per motivi di trasparenza all’interno della coppia mentre il 19% solo per tutelare la sicurezza fisica del partner o se il monitoraggio è reciproco. Questi dati fanno riflettere su come il fenomeno potrebbe evolvere” ha detto Venneri. “La cosa grave è che oggi scaricare uno stalkerware dal web è alla portata di tutti oltre che perfettamente legale”.
LEGGI ANCHE>>> Cyber Offerte di Nintendo: sull’eShop di Switch una valanga di sconti
Per rimanere in tema con l’occasione, Kaspersky ha presentato il report Digital Stalking in Relationships, che altri non è che un sondaggio globale istituto dall’azienda, che coinvolge più di 21.000 persone in 21 paesi, con target misto. L’obiettivo? investigare e immergersi nel loro atteggiamento quando si tratta di rispettare la privacy e se, anche indirettamente, fanno uso di stalking digitale nelle relazioni, ma soprattutto per parlare dello stalkerware e della violenza di genere, perchè anche gli uomini purtroppo sono vittime ma molti tendono a scordare questo appunto.
Dall’indagine è emerso, purtroppo, che:
Stai facendo il tuo lavoro quotidiano con il Macbook e lo percepisci lento? oppure stai…
Nascoste nei cassetti di molti, ci sono delle reliquie del passato che potrebbero oggi valere…
Contiene link di affiliazione. Chi passa molto tempo al computer, per lavoro o svago, sa…
Quando ci si mette alla ricerca di un computer portatile utile per lavorare, si è…
Contiene link di affiliazione. Se si vuole costruire da zero il proprio PC fisso o…
Contiene link di affiliazione. Per motivi di studio o lavoro siete alla ricerca di un…