Il Ministero dell’Economia francese ha richiesto ai motori di ricerca e agli store di applicazioni di bannare Wish dai propri risultati.
Il noto e-commerce Wish vende prodotti a basso costo ma troppi sono quelli pericolosi e per questo la Direzione Generale per la Concorrenza, del Consumo e della Repressione delle Frodi francese (DGCCRF) ha deciso di non farlo più comparire tra i motori di ricerca. È la prima volta che una decisione simile viene presa in Francia.
In Francia ai motori di ricerca e alle piattaforme online è stato chiesto di togliere Wish dai loro elenchi a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza dei prodotti che vende. Un’indagine della DGCCRF, che ha esaminato diversi prodotti venduti sul noto portale, ha infatti individuato una grande percentuale di articoli considerati non sicuri per i consumatori.
Si citano in particolare prodotti elettronici tra cui stringhe di luci esterne e adattatori di alimentazione che potrebbero causare scosse elettriche, giocattoli che comportano rischi di soffocamento e gioielli contenenti piombo e cadmio.
Wish, che è gestito da ContextLogic Inc. (WISH.O) con sede a San Francisco, non è riuscito a richiamarli in modo soddisfacente né a informare chiaramente i consumatori sui rischi di questi prodotti. Di conseguenza il governo francese ha deciso per un drastico provvedimento, appunto quello di non far più apparire il noto e-commerce sui motori di ricerca.
Perché la Francia non vuole più che Wish venda nel paese
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Nella sua relazione l’Autorità francese contesta a Wish che, sebbene l’e-commerce provveda ogni giorno all’eliminazione di tutti quei prodotti segnalati come pericolosi dall’utenza, non impedisca che questi siano reintrodotti sulla piattaforma con un altro nome. Altro fatto contestato è la mancanza di un registro che indichi tutti i prodotti pericolosi o comunque non conformi (in caso di ritiro di questo tipo di merce, le e-mail di Wish sono sempre evasive e non specificano mai i motivi dietro la richiesta).
Il Ministero dell’Economia francese, a seguito della constatazione delle violazioni, ha invitato formalmente i fornitori e gli operatori di servizi informatici a bloccare l’accesso al sito di e-commerce e a deindicizzarlo dai motori di ricerca sul suolo francese. Questa misura, introdotta dalla normativa europea e arrivata in Francia nel dicembre 2020, cesserà di avere effetto nel momento in cui Wish dimostrerà di avere adempiuto agli obblighi di legge.
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La risposta della società non è tardata ad arrivare. In una lunga lettera, la piattaforma ha affermato il proprio impegno a proteggere gli utenti da prodotti pericolosi, aggiungendo anche che, come società di marketplace, non ha alcun obbligo legale di controllare la qualità della merce esposta. Da ultimo Wish ha annunciato l’intenzione di impugnare la decisione, poiché eccessiva.