Il calcio sta per subire una rivoluzione clamorosa, per certi versi ancora di più di quanto ha fatto il var: in vista del prossimo campionato mondiale di calcio, che si terrà in Qatar durante l’inverno del 2022, fra un anno, il fuorigioco potrebbe essere rivelato in maniera automatica.
In poche parole, non toccherà più all’arbitro capire se l’attaccante o chi per lui sia al di là della linea dei difensori avversari al momento del passaggio, ma ad un computer. Non si tratta di qualcosa di fantascientifico e di irrealizzabile come qualcuno potrebbe pensare, ma di un fatto realmente plausibile al punto che nel giro di pochi giorni verrà testato direttamente sul campo.
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L’esperimento si terrà infatti durate la Coppa Araba di calcio, che si disputerà da martedì 30 novembre fino al 18 dicembre. Ma come funziona nel dettaglio? Si tratta di un sistema basato sull’AI, l’intelligenza artificiale, che segnalerà al Var se appunto vi sia una situazione di fuorigioco o meno. Se l’esperimento dovesse andare a buon fine, e anche i prossimi test dovessero avere esito positivo, a quel punto è molto probabile vedere questa nuova tecnologia ai prossimi Mondiali di calcio. E tale ipotesi è stata anticipata anche qualche giorno fa da Arsene Wenger, storico ex allenatore dell’Arsenal, oggi responsabile dello sviluppo mondiale del calcio per la Fifa, che ha appunto ammesso che la regola dell’offside potrebbe essere a breve automatizzata: “Ci sono buone possibilità che il fuorigioco venga automatizzato nel 2022”, le sue parole durante un incontro con la stampa in quel di Parigi. “Sono tenuto al segreto, ma sarà il prossimo dei grandi progressi dell’arbitraggio”, ha poi aggiunto l’ex allenatore transalpino, senza sbilanciarsi più di troppo.
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Il cambiamento era stato annunciato dalla federazione internazionale di calcio a giugno del 2020, quando venne spiegato che la stessa stava pianificando “di sviluppare una tecnologia semiautomatica per segnalare il fuorigioco, al fine di fornire al VAR informazioni aggiuntive che semplificheranno il processo decisionale dell’arbitro, ottimizzando l’analisi delle immagini”. La tecnologia per il fuorigioco automatico è realizzata dall’azienda britannica Hawk-Eye, che già fornisce la Goal Line Technology, il sistema che permette di capire se la palla abbia attraversato completamente o meno la linea di porta. Si tratta di una tecnologia che sfrutta dodici diverse telecamere avanzate, posizionate in vari punti del campo, e che attraverso l’intelligenza artificiale riescono a rilevare 29 diverse parti del corpo di un giocatore, il cosiddetto “sistema di tracciamento dello scheletro del giocatore”. Se il calciatore è oltre la linea immaginaria dei difensori, a quel punto l’IA lo segnala al var nel giro di 0.5 secondi.
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