L’annus mirabilis di Xiaomi non è affatto terminato. L’azienda cinese cavalca l’onda anomala data da un semestre senza precedente, per investire i grandi guadagni dati dalla vendita di milioni e milioni di smartphone (quasi tutti apprezzati dal pubblico di ogni parte del mondo) invadendo le città di store.
Quando Xiaomi ha iniziato la sua attività, l’azienda aveva sostanzialmente solo la strategia di marketing online. Tuttavia, negli ultimi anni, Xiaomi si è impegnata maggiormente nel suo mercato offline. I primi store offline in primis in Cina, poi India.
Nel novembre dello scorso anno, Lu Weibing, vicepresidente del gruppo Xiaomi e direttore generale del marchio Redmi, disse: “Nel prossimo anno, ogni contea avrà una casa Xiaomi in modo che ogni fan di Mi abbia una casa Xiaomi in giro“. Detto, fatto.
Xiaomi invasion: gli store sono diventati più di duemilacinquecento!
A gennaio del 2021, l’azienda ha aperto migliaia di Xiaomi Store in Cina. A febbraio altri 382 in patria. Ma l’invasione non si placa affatto, ed ecco arrivare una notizia che ha dell’incredibile. La multinazionale di Pechino, quotata naturalmente nella Borsa di Hong Kong, è pronta ad aprire altri 51 negozi Xiaomi nell’Henan, come confermato da Wang Teng, ex direttore di Redmi, ora diggì di Xiaomi Henan.
Xiaomi ha scelto Weibo per annunciare i 51 store nell’Henan. Tutti insieme appassionatamente il 27 novembre. Negozi a Zhengzhou, Luoyang, Nanyang, Xuchang, Zhoukou, Shangqiu, Xinyang, tanto per citare qualche città locale: gli Xiaomi Store copriranno varie contee e distretti. In poche parole, una copertura di massa
Wang Teng era precedentemente responsabile dei prodotti per telefoni cellulari presso Xiaomi. È apparso molte volte alle conferenze telefoniche di Xiaomi. Nel marzo 2020 è entrato a far parte del team Redmi come product director. Sebbene il funzionario non abbia spiegato i motivi specifici del cambiamento di posizione di Wang Teng, alcuni analisti ritengono che l’Henan sia la provincia con la più grande spedizione di telefoni cellulari Xiaomi. Da qui la scelta di entrare dei 51 store.
Gli Xiaomi Store in Cina sono ora disponibili in ogni provincia del paese asiatico. Mentre alcuni negozi sono specifici per determinati prodotti (di smartphone, principalmente), altri sono misti.
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Con l’arrivo dei famigerati 51 negozi marchiati Xiaomi, gli store hanno superato le 2500 unità. Per Xiaomi un passo tanto necessario quanto fondamentale quella di una copertura completa da città a contea, in primis a livello nazionale.
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Ma Lu Weibing non si accontenta e promette che tutto ciò è soltanto un punto di partenza. Il suo prossimo obiettivo sarà quello di assicurarsi che non ci sia contea senza uno Xiaomi Store. Un’altra promessa da mantenere.