Di recente, Kraken Security ha pubblicato un articolo sul proprio blog che spiega come sia possibile e semplicissimo replicare le impronte digitali, per poi utilizzarle e sbloccare qualsiasi tipo di dispositivo in brevissimo tempo.
L’autenticazione effettuata attraverso le impronte digitali può essere una comoda soluzione e alternativa alle password. Sfortunatamente, questa comodità però ha un prezzo da pagare e resta un metodo inefficace. Il team di Kraken Security ha pubblicato un articolo in merito sul loro blog, spiegando il perché resta una soluzione inappropiata a livello di sicurezza.
Nell’articolo, infatti, viene spiegato come sia possibile e tanto semplice replicare le nostre impronte digitali per poi essere utilizzare per sbloccare qualsiasi tipo di dispositivo, dagli smartphone ai nostri computer. Come spiega anche l’azienda stessa, anche se le password restano scomode e, di certo, non è “divertente” dover ogni volta digitare la propria password, resta uno dei metodi più sicuri se affiancato da una verifica a due fattori. Il discorso non vale, ovviamente, per le password come “Ciao” oppure “NomeCognome1234“.
Come vengono replicate le impronte digitali:
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Partiamo innanzitutto col dire che lasciare le nostre impronte in giro è molto semplice, lasciamo la nostra impronta ovunque: sulle porte, sugli schermi del nostro telefono, sui calici da vino quando andiamo al ristorante e anche sui nostri computer. Il Kraken fa anche presente che per essere in possesso delle nostre impronte, il malintenzionato, delle volte non ha neppure bisogno di entrare direttamente in contatto e in possesso su un oggetto dove possono essere presenti le nostre impronte. Basterà anche e solamente ottenere una foto e in seguito modificarla per qualche minuto con Photoshop. Se l’impronta è nitida serve pochissimo tempo, se non lo è bisognerà lavorarci un po’ di più.
Attraverso l’utilizzo di Photoshop si può ottenere una buona impronta in negativo, a questo punto basterà stamparla su un foglio di acetato con la stampante laser per ottenere, grazie al toner, una struttura tridimensionale della nostra impronta. Infine, è sufficiente mettere un po’ di colla vinilica da legno per replicarne una copia esatta. Un metodo molto semplice ed economico, accessibile a chiunque, ecco spiegato perché non è sicuro utilizzare come alternativa d’identificazione le vostre impronte digitali. Inoltre questa tecnica risulta essere molto funzionante con i dispositivi elettronici poiché la verifica è molto più semplice e imprecisa di quella fatta da uno scanner di impronte classico.
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Il consiglio che viene dato da Kraken è quindi quello di non fare affidamento solamente sulle impronte digitali, come detto prima, piuttosto è preferibile utilizzare il metodo delle password e la verifica a due fattori.