Da molto tempo si parla di adottare il caricatore unico Type-C a tutti i cellulari, Android (che già lo hanno adottato) e Apple (che invece ha ancora in uso il lightning. Addirittura è scesa in campo anche l’Unione Europea, che ha formulato ad Apple una proposta per l’adozione a breve dello standard unico di ricarica.
Apple dal canto suo si è detta non sfavorevole all’adozione della tipologia Type-C del cavo caricatore, soprattutto considerato il fatto che a Cupertino è già stato adottato per tutti i prodotti Apple eccettuati i cellulari e i prodotti più “consumer”, ma secondo i portavoce dell’azienda la proposta così come è stata formulata frenerebbe l’innovazione.
Di conseguenza la risposta pervenuta all’Unione Europea parla di rivedere o ritirare la proposta così come è stata formulata, in modo tale che si possa prevedere un cambiamento graduale e che possa comunque promuovere l’innovazione dei prodotti.
Apple difende la sua politica in fatto di innovazione
Apple ha tenuto a precisare che mantenere sui prodotti consumer il cavo di ricarica Lightning, in voga da circa 10 anni, ha un senso. Di tale lunghezza è infatti il ciclo di vita medio dei caricatori della Apple, ed il motivo è presto detto: è necessario affinché i clienti non debbano cambiare troppo spesso caricabatterie, o comunque accessori in generale.
Inoltre, il cavo Lightning era stato introdotto quando l’USB Type-C non esisteva ancora, ma serviva un cavo che fosse più versatile del 30 pin che ha visto la luce nel lontano 2001. Adesso, anche se non è stato detto chiaramente, il cavo Lightning è chiaramente a fine vita, ma Apple ha chiesto di rivedere la proposta di cambio in quanto ci sono alcuni punti che preoccupano.
“Esortiamo i politici europei ad evitare queste conseguenze negative riconsiderando la proposta interamente o modificandola”. Così scrive Apple, aggiungendo di essere impaziente di coinvolgere tutte le parti interessate a trovare una soluzione che consenta allo stesso tempo di mantenere intatto il processo di innovazione e allo stesso tempo di far uscire di scena gradualmente i modelli precedenti dei cavi carica batterie.
Le motivazioni per le quali Apple ha richiesto un cambiamento radicale della proposta di cambio. “danneggerà i consumatori europei rallentando l’introduzione di innovazioni negli standard di ricarica, comprese quelle relative alla sicurezza e all’efficienza energetica. Ridurrà anche la scelta dei consumatori europei rimuovendo dal mercato modelli più vecchi a prezzi accessibili e aumenterà l’e-waste innescando lo smaltimento di cavi e accessori esistenti.”
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Secondo Apple vincolare uno standard a una simile proposta è un errore, dal momento che mentre gli standard tecnologici vengono aggiornati rapidamente, le procedure di aggiornamento del testo legale invece ha tempi più lunghi. E questo potrebbe tardare l’arrivo delle migliorie sul mercato europeo.
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Infatti se dovessero uscire dei device con delle funzioni particolari in Europa, ma la norma non fosse ancora aggiornata, sarebbe necessario per Apple tardare o bloccare l’arrivo in Europa delle nuove produzioni con queste funzionalità, mentre invece nel resto del Mondo non si avrebbero problemi. Una richiesta dunque che sembra avere un senso.