La scoperta di un nuovo tessuto artificiale in grado di filtrare il 95% della luce solare. Si tratta di un tessuto simile alla seta, ma molto più fresco.
Sempre maggiore è l’attenzione nel campo dell’ecosostenibilità. Ciò ha spinto sempre più ricercatori a modificare le qualità di base dei tessuti per creare un particolare prodotto che possa essere comodo e sostenibile e, perché no, anche fresco! Due ricercatori universitari hanno condotto la propria ricerca proprio in questa direzione. Si tratta di Jia Zhu della Nanjing University e Shanhui Fan della Stanford University. Il loro lavoro ha portato alla realizzazione di particolare tipo di tessuto innovativo.
Il prototipo nasce con l’intento di bloccare circa il 95% della luce solare che colpisce il tessuto. Questo grazie a nanoparticelle di ossido di alluminio, validi alleati, che riflettono le lunghezze d’onda ultraviolette della luce solare. Dopo aver creato questo tessuto, sono seguiti gli esperimenti per testare la validità del nuovo prodotto. In effetti, quando questa seta artificiale viene esposta alla luce del sole, rimane più fresca dell’aria circostante di circa 3,5°C. Questo perché le nanoparticelle hanno il compito di riflettere la maggior parte della luce solare e irradiare il calore velocemente. Questo prototipo avrebbe, quindi, una capacità rinfrescante maggiore della classica seta.
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Per testare l’efficacia del prodotto, i ricercatori hanno realizzato una pelle artificiale in gomma siliconica e, per simulare il calore corporeo, l’hanno avvolta intorno ad un elemento che propagava calore. Si è dimostrato come, questo tessuto artificiale, esposto alla luce del sole, sia riuscito a mantenere la pelle di 8°C più fresca rispetto alla seta naturale e circa 12,5°C rispetto al cotone (come dimostrato nel grafico). Gli esperimenti non terminano qui. Questa volta è stato scelto un volontario per indossare una camicia a maniche lunghe fatta con il nuovo materiale artificiale. Anche in questo caso, dopo l’esposizione al sole, le immagini della telecamera termica hanno dimostrato che la camicia in questione ha mantenuto una freschezza maggiore rispetto alla seta e al cotone. La freschezza non è l’unico pro del prototipo simil seta. E’ stato dimostrato anche come le caratteristiche di lavabilità siano rimaste inalterate nel tempo.
Siamo di fronte alla scoperta del secolo? In realtà, se gli sviluppi porteranno ad una produzione di serie, questa potrebbe essere una grande svolta anche per quanto riguarda il discorso sostenibilità. Infatti, la produzione di tale prodotto, impiegherebbe minor consumo energetico e riduzione dell’inquinamento.
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