Il governo sta lavorando per fare in modo che la rete mobile di dati 5G possa potenziarsi ulteriormente, garantendo un’equa velocità a tutti i suoi utilizzatori, dal nord a sud del nostro paese.
L’esecutivo sta portando avanti a riguardo il progetto denominato Italia a 1 Giga, e attraverso lo stesso il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, mira appunto a fare in modo che la banda ultra larga sia sempre più diffusa e soprattutto veloce, in ogni angolo della nostra splendida penisola.
GOVERNO E 5G: ENTRO IL 2026 GARANTIRE UNA VELOCITA’ A TUTTI DI 150 MBPS
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Del resto lo stesso ministro per la transizione digitale, Vittorio Colao, top manager italiano, ha dichiarato soltanto pochi giorni fa: “La connessione a 1 Giga verrà fornita senza limiti al volume di traffico per gli utenti e nel rispetto del principio della neutralità tecnologica. Lo Stato finanzierà la realizzazione delle infrastrutture di rete end-to-end in grado di fornire accesso wholesale. Entro il 2026 raggiungere l’obiettivo di essere uno dei paesi più cablati d’Europa e meglio serviti dal 5G”. E nelle scorse ore il ministero ha fornito ulteriori dettagli sul progetto 5G italiano, sottolineando come le risorse a disposizione per raggiungere l’obiettivo siano di due miliardi di euro, di modo da garantire a tutti i cittadini italiani una velocità, in download, di almeno 150 megabit per secondo, mentre in upload di almeno 50, ed entro la data già citata sopra dal ministro Colao, leggasi il 2026, fra cinque anni.
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Infratel ha svolto una mappatura dettagliata di tutto il territorio nazionale per quanto riguarda la copertura delle rete, ed ha rilevato 13.231 siti radiomobili privi di backhaul che andranno quindi aggiornati. Entro i prossimi cinque anni, il numero complessivo di stazioni radiobase (Srb) dovrebbe salire fino a 73.931. La mappatura di Infratel si basa su un reticolo virtuale di pixel sul nostro territorio, e ad ogni unità corrisponde un quadrato di grandezza 100 metri per 100. Dal report completo, pubblicato anche online cliccando su questo indirizzo, è emerso che “i siti radiomobili unici oggetto della misura risultano 13.231, di cui 1.879 dislocati entro 50 metri dagli indirizzi civici interessati dai predetti piani di intervento pubblici e privati. Dei restanti 11.352 siti, circa 1.700 (che comprendono circa 2.400 Srb) coprono anche autostrade, circa 4.000 (che includono circa 5.700 Srb) coprono anche strade extra-urbane e circa 3.000 (che riguardano circa 4.200 Srb) coprono anche tratte ferroviarie”. Per avere tutti i dettagli del progetto vi consigliamo, come scritto sopra, di consultare il documento reso pubblico.