Lo scontro tra buchi neri ha dato luogo a nuove sono gravitazionali: ben 35. Il progetto LIGO sta dando conferma delle teorie di Albert Einstein.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti, grazie al progetto LIGO, condotto attraverso l’interferometro Virgo, lo European Gravitational Observatory di Cascina (provincia di Pisa) è attivo per rilevare le onde gravitazionali prodotte dai buchi neri.
L’interferometro Virgo è stato originariamente ideato e progettato tra il 1972 e il 1989 dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con il Centre National de la Recherche Scientifique francese. Il progetto nasce basandosi sulla teoria di Albert Einstein, secondo la quale le onde gravitazionali provocate dai buchi neri potrebbero raccontarci com’è nato l’Universo.
Per intenderci, onde gravitazionali sono oscillazioni dello spazio-tempo che viaggiano alla velocità della luce. Einstein ne predisse l’esistenza nel 1916, come conseguenza della sua teoria della Relatività Generale, pubblicata nel 1915.
Queste misteriose onde sono difficile da rilevare. Si tratta, ovviamente, di una conseguenza della gravitazione. Stando alla Relatività Generale, la gravità può essere interpretata come una conseguenza della forma dello spazio-tempo. Le equazioni di Einstein dicono, infatti, che la presenza di un corpo dotato di massa deforma lo spazio-tempo intorno a sé.
Tutto questo dipende da una forza che noi chiamiamo “gravità”. Gli eventi all’origine di queste deformazioni della trama dello spazio-tempo sono, ad esempio, gli spostamenti asimmetrici di masse, i quali possono generare onde gravitazionali.
Uno spostamento del genere è avvenuto durante il Big Bang. Ecco perché lo studio può aiutarci a conoscere l’origine dell’Universo.
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Registrate nuove onde gravitazionali, grazie a LIGO e Virgo
Siamo giunti ad un totale di 90 onde. Le nuove registrate sono 35. La prima rilevazione è avvenuta nel 2015. Tra aprile 2019 e marzo 2020, ne sono state rilevate 79.
Durante la la seconda parte dell’ultima campagna di osservazione, che viene indicata dalla sigla 03b, sembra che LIGO e Virgo abbiano identificato 39 possibili eventi. 18 subito confermati come onde gravitazionali.
Un particolare evento registrato a febbraio 2020 ha rilevato un sistema binario composto da un buco nero e un possibile altro buco nero o stella di neutroni. Tra i due, l’elemento più leggero mostra una massa che rientra nell’intervallo definito “mass gap” (che rappresenta ancora un enigma per gli scienziati).
Gran parte dei buchi neri registrati durante questi scontri hanno masse superiori a 100 volte quella del Sole e la loro esistenza non era mai stata confermata prima rilevare le onde gravitazionali.
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Grazie alle onde gravitazionali, è stato possibile confermare questi nuovi eventi. Il laboratorio Virgo è pienamente attivo per portare avanti il progetto LIGO e far sì che altri eventi del genere possano essere registrati e confermati.