Pacchi Amazon a rischio blocco nel giorno del Black Friday. A fermarsi saranno i driver dipendenti delle aziende iscritte ad Assoespressi, decretando uno sciopero nazionale.
Dunque c’è il concreto rischio che i pacchi Amazon non vengano consegnati in tempo per l’occasione del Black Friday. Il possibile sciopero riguarda i corrieri iscritti in Assoespressi. Proprio per il 26 novembre, il giorno deputato ai pre sconti natalizi, i corrieri hanno annunciato un’agitazione per dire basta a ritmi e orari di lavoro che sono divenuti insostenibili, chiedendo un netto calo delle ore settimanali lavorate.
Dunque il pacco Amazon con l’offerta prescelta potrebbe non arrivare nei tempi previsti dal colosso dell’e-commerce e la mossa potrebbe mettere in ginocchio tutto il sistema nazionale. Del resto è vero che nella catena degli acquisti online la parte della consegna è essenziale, perché è quella che garantisce l’arrivo nei tempi desiderati. Con Amazon ci siamo abituati alla puntualità, ma questa è dovuto solo ai corrieri che dalla mattina presto fino a sera tardi girano per le nostre città e per le province, a prescindere dalle condizioni meteo e del traffico. Questo ovviamente comporta un grave stress per i guidatori, che hanno tabelle di consegna sempre più serrate e spesso l’impossibilità di potersi fermare e riposare.
Sciopero corrieri Amazon per il 26 novembre: consegnano fino a 200 pacchi al giorno
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Lo sciopero minaccia di avere importanti ripercussioni non solo per i consumatori, ma anche per la filiera produttiva coinvolta. Basti pensare che lo scorso anno, in piena pandemia, il Black Friday e il Cyber Monday (il lunedì successivo al “venerdì nero” dedicato alla svendita dei prodotti elettronici) hanno mostrato ottimi risultati, con un aumento delle vendite del 60% rispetto al 2019, superando i 4,8 miliardi di dollari a livello mondiale, e registrando la vendita di 203 prodotti al minuto. Prodotti che sono stati poi consegnati dai corrieri sovraccaricati.
A confermare lo stop è stato il segretario nazionale di Filt e Cgil, Michele De Rosa, che ha sottolineato come la mobilitazione sia necessaria per dire basta alle condizioni di lvoro a cui sono sottoposti 12mila corrieri fissi e 3-4mila stagionali.
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La mole di lavoro è davvero difficile da gestire per il singolo corriere. In un turno qualsiasi il driver può arrivare a contemplare fino alla consegna di 200 pacchi al giorno, si parla di circa 130-140 fermate da effettuare in 8-9 ore. Uno dei problemi può essere lo stesso algoritmo, che se facilita a trovare la strada più veloce, d’altra parte non ammette pause o rallentamenti. Costringendo i corrieri in condizioni disagevoli.