Lo switch-off del digitale terrestre si sta avvicinando. Se non volete spendere molti soldi per l’acquisto di una Tv, questa è la soluzione ideale.
Il conto alla rovescia per salutare il vecchio sistema di trasmissione televisiva è partito e non potrà più essere fermato: entro l’anno prossimo tutta Italia passera alle nuove frequenze. Si tratta di una normativa europea che ha chiesto ai paesi membri di liberare “spazio” nell’etere per far posto al nuovo 5G. I televisori di vecchia generazione, quelli prodotti prima del 2018, potrebbero quindi non funzionare più e sarà necessario sostituirli con quelli nuovi o con decoder di ultima generazione.
Ma cosa prevede la normativa? Dal 15 novembre 2021 tutte le emittenti nazionali e locali (a partire dalla Sardegna) lasceranno la banda 700 MHz e potranno trasmettere i canali in codifica DVB-T / Mpeg-4: molte famiglie italiane dovranno aver già cambiato tv o decoder perché le emittenti nazionali passeranno a una codifica più avanzata del digitale terrestre rispetto a quella attuale DVB-T / Mpeg-2. In questo periodo sarà necessario fare periodicamente una risintonizzazione dei dispositivi (decoder e TV).
A partire dal 15 ottobre 2021 la dismissione della codifica Mpeg-2 potrà essere avviata dalle TV nazionali (come Rai e Mediaset) senza obbligo. Il 20 ottobre 2021 la Rai spegnerà il Multiplex 2 e il Mux 5 in tutte le regioni d’Italia e redistribuirà i canali ora presenti negli altri Mux che passeranno in codifica Mpeg-4. Dal 20 ottobre la Rai trasmetterà sul dtt i canali tematici Rai 4, Rai 5, Rai YoYo, Rai Sport + HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium, Rai Scuola, esclusivamente con lo standard Mpeg-4 e sarà necessario avere un TV o un decoder con tuner HD per riceverli. Da questa data anche i canali Mediaset TGcom 24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105 TV, R101 TV e Virgin Radio TV cambieranno codifica audio-video.
La roadmap per il passaggio al nuovo digitale terrestre e il “nano” decoder da 25 euro da comprare
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La roadmap per il prossimo anno è già delineata: Dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021: Sardegna (Area A1). Dal 3 al 10 gennaio 2022 la Rai attiverà nuove frequenze in Sardegna per i Mux Rai. Dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano (Area 2), Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, tranne la provincia di Piacenza (Area 3).
Dal 1° marzo al 15 maggio 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche (Area 4). Dal 1° maggio al 30 giugno 2022: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania (Area 1B). Il Mux 1 Rai sarà spento sui 700 MHZ e in banda VHF. Nel 2023 sarà eseguito lo Switch-Off verso lo standard DVB-T2, il digitale terrestre di seconda generazione con codifica HEVC, la tecnologia che consente di mantenere (quasi) tutti i canali attuali in uno spazio frequenziale ridotto. Anche in questo caso gli italiani dovranno avere in casa degli apparecchi compatibili con la nuova (si fa per dire) tecnologia per continuare a vedere la tv digitale terrestre. Tradotto: chi avrà ancora a casa apparecchi con codifica DVB-T / Mpeg-4 dovrà nuovamente adeguarsi.
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Per evitare di spendere inutilmente soldi questa è però la soluzione ideale. Si tratta di un decoder minuscolo, che scompare dietro al televisore senza dover aggiungere mensole o metterlo poco esteticamente davanti alla tv. Supporta il codec HEVC Main 10 ed è dotato sia di presa scart che di HDMI. Tutto questo ad un prezzo davvero basso, di soli 25 euro.