Un problema sicuramente imbarazzante, ma non preoccupante, ha caratterizzato il rientro sulla Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dell’equipaggio della Crew Dragon.
La capsula utilizzata è un veicolo spaziale riutilizzabile sviluppato e prodotto da SpaceX nell’ambito del programma Commercial Crew Program (CCDev) in 2 modelli differenti: Crew Dragon, per il trasporto di equipaggio dalla Terra verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e ritorno, e Cargo Dragon, per il trasporto di carico utile; sostituisce la navetta Dragon.
Ma cosa è successo alla navicella spaziale? Niente di grave, come anticipato, ma semplicemente un guasto alla toilette di bordo, che ha costretto i 4 astronauti a bordo ad indossare dei pannoloni nelle 20 ore di viaggio per tornare sulla terra.
Crew Dragon 2, niente toilette a bordo nel viaggio di ritorno
Insomma, un problema decisamente “imbarazzante”, ma come ha dichiarato l’astronauta Megan McArthur, della Nasa, «non ottimale ma gestibile». La scienziata, secondo quanto riportato anche dal quotidiano The Guardian, ha aggiunto che «il volo spaziale è pieno di tante piccole sfide. Questo è solo un’ altra che incontreremo e di cui ci occuperemo nella nostra missione. Quindi non siamo troppo preoccupati per questo».
La crew di 4 astronauti che ha lavorato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) fino alla mattina dell’8 novembre, data dell’atterraggio sulla Terra, è tornata a casa prima che fossero lanciati in orbita i suoi sostituti. Sono stati i responsabili della missione a prendere questa decisione.
Un ulteriore ritardo nel lancio della nuova missione, che già aveva dovuto rimandare il viaggio di SpaceX a causa del maltempo di oltre una settimana, e poi anche da un non meglio identificato problema medico che avrebbe coinvolto uno dei membri dell’equipaggio.
La navicella Endeavour, il vettore ufficiale di Crew Dragon, si è sganciata dalla Stazione Spaziale Internazionale alle 18.05 di domenica 7 novembre per iniziare il viaggio verso casa. Una volta staccata dalla ISS, la capsula ha iniziato un viaggio di diverse ore, la cui durata non è stata quantificata in anticipo in quanto può variare notevolmente a seconda della traiettoria del volo, ed ha fatto il suo ammaraggio al largo delle coste della Florida nella tarda mattinata di lunedì 8 novembre.
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La navetta Endeavour è stata utilizzata per la prima volta sulla missione Demo 2 lanciata in orbita a bordo del razzo Falcon 9 decollato dalla rampa di lancio LC-39A del Kennedy Space Center, in Florida, per la prima volta il 30 maggio 2020, verso la Stazione Spaziale Internazionale dove attraccò con successo il 31 Maggio al PMA-2/IDA-2 posto nel boccaporto anteriore del modulo Harmony alle ore 14:17 UTC con tre minuti di anticipo.
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La navetta è stata battezzata “Endeavour” da Robert Behnken, Douglas Hurley in onore dello Space Shuttle Endeavour, il veicolo spaziale sul quale entrambi volarono per primi, rispettivamente nelle missioni STS-127 e STS-123. Il nome Endeavour è condiviso anche dal modulo di comando dell’Apollo 15.