iPod è davvero destinato a scomparire? No, e il ritorno al collezionismo sembra essere una risposta più che azzeccata. Ripercorriamo i 20 anni del dispositivo musicale che ha rivoluzionato il nostro mondo.
Prima di raccontarne la storia, vi lasciamo una piccola chicca: è da alcuni mesi che in rete stanno circolando indiscrezioni secondo cui Apple, che non demorde, sia lì lì per rilasciare una nuova generazione di iPod, ovviamente tour, nel 2022. Ma se pensate che avremo di nuovo il piccolo prodotto in tasca, vi sbagliate di grosso. Infatti, Apple vuole legare le origini con il futuro, un visore per la realtà virtuale in collegamento con iPod, “Apple VR Scoble“. Spoiler dicono che verrà comunicato all’evento WWDC 2022. Quindi, Apple ha davvero finito con iPod? Assolutamente no.
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2001: la Grande Mela freme
Parte tutta da lì, dal palco del Campus Apple di Cupertino, sede centrale dell’azienda. Un emozionato, ma non lo lascia a vedere, Steve Jobs, fa un annuncio rivoluzionario: presenta per la prima volta al mercato e agli investitori, un dispositivo dedicato alla musica: “Tutti noi amiamo la musica ed è importante fare ciò che si ama, sempre”. Il nuovo prodotto si chiama ovviamente iPod, dove la “i” riprende quella di iMac e iBook, già fuori nel mondo, e il piccolo retterò digitale fa già parte della famiglia a tutto tondo.La dimensione è irrisoria, poco più grande di un pacchetto di fazzoletti, spesso, minimal. Si presenta dopo l’uscita dell’MP3, mossa rischiosa, ma iPod è talmente rivoluzionario che l’MP3 per un po’ verrà messo da parte. Ha 5 GB di memoria, cosa che ora ci sembra niente, e promette di contenere 1000 brani musicali da ascoltare fino a dieci ore consecutive Con iPod la musica diventa, accessibile ovunque. La musica diventa portatile.
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iPod arriva in un momento disastroso per Apple, che si trova nella categoria bassa nel valore di mercato, i Macbook non stanno riscontrando l’approvazione che si aspettavano. Eppure, guardate ora dove siamo. iPod arriva sul mercato americano al costo di 399 dollari, veramente un prezzo troppo alto per un prodotto che, all’epoca, non si sapeva essere il futuro, difatti molti non l’hanno minimamente calcolato. Il bilancio delle prime vendite non è molto entusiasmante. Fino ad iTunes. Lì, la svolta. Un programma che permette di contenere 200mila brani, collegabile al dispositivo tramite un cavo USB unico per il prodotto. iTunes è quello che davvero fa rivalutare iPod nel mercato.
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Ed eccoci arrivati ad iPhone, che nonostante le vendite e la rivoluzione creata fino ad ora, è stata la fine di iPod, soprattutto perchè applicazioni come Spotify ed Apple Music permettono di ricercare i brani senza aver bisogno di un pc, come invece ne ha bisogno iPod. Ma Apple non si rassegna: arriverà un nuovo iPod, e sarà eccezionale.
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