La società statunitense Amazon Web Services ospiterà i segreti del Regno Unito e dati classificati dell’Intelligence.
Amazon custodirà dei dati sensibili appartenenti all’agenzia di spionaggio del Regno Unito, nota come SIS (Secret Intelligence Service). L’accordo nasce con l’obiettivo di potenziare l’uso delle analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale per lo spionaggio. L’intelligence inglese quindi utilizzerà un sistema esterno, Amazon Web Services, per gestire molti dati che riguardino anche la sicurezza nazionale. L’accordo è già stato firmato e ha un valore che oscilla tra i 500 milioni e il miliardo. Il nuovo servizio cloud, garantito da Amazon, consentirà alle spie di condividere più velocemente i dati dalle postazioni sul campo all’estero e offrirà la possibilità di individuare e tradurre voci particolari estratte dalle intercettazioni.
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Gli archivi delle agenzie di spionaggio nelle mani di Amazon
Secondo il Financial Times, GCHQ, MI5, MI6 sono tra le agenzie di spionaggio inglesi che si sono affidate ai servizi della multinazionale americana. L’accordo prevede la realizzazione di una piattaforma digitale che sfrutti le tecnologie avanzate nell’ambito dello spionaggio, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale. Crescente è la preoccupazione per gli inglesi circa l’affidamento di dati sensibili e segreti ad un ente esterno, in questo caso Amazon. A destare ancora più sospetto è il Cloud Act che consente alle autorità statunitensi di acquisire dati informatici dagli operatori di servizi di cloud computing a prescindere dal posto dove questi dati si trovino, quindi anche se sono server situati fuori gli Stati Uniti. Questo provvedimento obbliga i service provider americani a comunicare alle autorità i dati che conservano.
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Le parole del primo ministro Boris Johnson
Il primo ministro del Regno Unito non ha commentato direttamente quanto trapelato dal Financial Times, ma ha precisato che tutti i dati delle agenzie saranno tenuti in Gran Bretagna e Amazon non avrà alcun accesso alle informazioni presenti in piattaforma. A tal proposito afferma: “Abbiamo utilizzato la tecnologia del settore privato nelle applicazioni di sicurezza nazionale per decenni al fine di mantenere il Paese al sicuro. Garantire la sicurezza di questa tecnologia è una priorità assoluta e tutte le protezioni sono già adottate per le informazioni classificate indipendentemente dal fornitore della tecnologia”.