Le criptovalute invaderanno anche il settore delle carte di credito. La prima azienda che ha dato informazioni in merito è stata Mastercard, che ieri ha annunciato la preparazione per l’integrazione nel suo network di pagamento anche le criptovalute.
In particolare questa integrazione riguarderà le offerte di programmi di fedeltà per banche, commercianti e società fintech che hanno però sede negli Stati Uniti. Per fare questo, Mastercard è entrato in partnership con la piattaforma Bakkt per dare la possibilità ai clienti Usa di acquistare e vendere criptovalute anche con i portafogli di custodia.
Nello specifico, i titolari di carte di credito potranno sia guadagnare che spendere premi in criptovalute, invece di utilizzare il diffusissimo metodo dei punti fedeltà.
Mastercard, dai punti fedeltà alle criptovalute il passo è breve
Insomma in un mercato dove le criptovalute sono sempre più diffuse non era difficile prevedere che dopo i depositi, il mining, gli investimenti e addirittura gli ATM per bitcoin e simili, si arrivasse finalmente anche alle carte di credito.
E’ la vicepresidente esecutiva per le partnership digitali di Mastercard, Sherri Haymond, a commentare in prima persona la nuova iniziativa: «Non consentiremo solamente ai nostri partner di offrire un mix dinamico di scelta tra risorse digitali, ma anche di offrire esperienze di consumo differenziate e pertinenti».
Secondo una ricerca condotta nel 2017 dal Colloquy Loyalty Census i consumatori statunitensi erano all’epoca iscritti a circa 3,8 miliardi di abbonamenti a programmi fedeltà, un quadro mutato a seguito dell’evoluzione del panorama finanziario che si è verificata durante la pandemia. La nuova iniziativa di Mastercard darà sicuramente nuova visibilità delle criptovalute a milioni di utenti titolari di programmi fedeltà che ancora potrebbero non essere a conoscenza del fenomeno.
Michael Miebach, CEO di Mastercard, ha detto recentemente che Mastercard «deve essere presente in questo spazio», anche perché bisogna tenere conto del crescente interesse nel tema delle valute digitali emesse dalle banche centrali.
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Già qualche tempo fa Mastercard aveva fatto sapere all’opinione pubblica che i suoi clienti, che si attesta più o meno intorno a 1 miliardo di persone, sarebbero stati in grado di usare criptovalute presso gli oltre 30 milioni di esercenti supportati.
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Per adesso però si tratta di una affermazione che non ha trovato piena realizzazione nella realtà dal momento che per ora Mastercard non ha specificato quali token potranno essere supportati dal nuovo sistema.