La truffa corre sul filo… dell’aspirapolvere! Dopo la truffa del pacco perso, di quello bloccato, dei siti che vendono vestiti e mandano saponette, adesso è iniziata quella telefonica relativa alla vendita di accessori e consumabili Folletto.
Ma lo sanno anche i sassi che la Vorwerk non fa attività telefonica per la vendita del Folletto, si basa anzi sul più classico dei “porta a porta” non è minimamente interessata allo spam telefonico delle sue promozioni.
Peraltro, questo tipo di inganno viene perpetrato attraverso dei “chiamatori automatici”, dei bot vocali, che chiamano sul cellulare poveri malcapitati, cercando di convincerli a comprare questa o quella cosa. Oppure a sottoscrivere un contratto con la multiutility di turno.
La truffa del Folletto: premi 5 e sarai… truffato!
Ultimamente la truffa del Folletto è all’ordine del giorno: un bot chiamante invia una telefonata su un cellulare a caso, e il disco registrato parte a parlare dicendo “premi 5 per parlare con un operatore”.
Naturalmente la società stessa ha disconosciuto questo tipo di telemarketing, e pare si tratti addirittura di una truffa: i prodotti proposto infatti, se acquistati, probabilmente non arriverebbero mai a destinazione, oppure se mai arrivassero sarebbero sicuramente prodotti non originali.
Avvocati specializzati in questo tipo di cause dichiarano che le telefonate dai sistemi automatici senza consenso dell’interessato sono vietate, e chi dovesse riceverne potrebbe fare un reclamo al Garanto per la Protezione dei dati Personali.
Si può usare il modello sul sito ufficiale, oppure una segnalazione via mail all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico del Garante), che poi si incaricherà di smistare la comunicazione verso l’ufficio interno competente. Ma in questo caso la segnalazione arriverebbe a Folletto, che invece è a sua volta parte lesa di questa truffa che parte da numeri di telefono irrintracciabili.
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Peraltro i call center automatici hanno costi bassissimi in quanto a tariffe telefoniche, e quindi succede che non gliene importa nulla di continuare a telefonare a poveri malcapitati che non ne possono più di trovarsi queste telefonate. E a nulla vale mettere i numeri in black list, perché tanto i numeri cambiano in continuazione
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Un po’ come è successo solo pochi giorni fa negli Stati Uniti: un escursionista disperso non ha risposto alle ripetute telefonate dei soccorritori che lo stavano cercando: “Pensavo fosse un call center”.