La Terra sta rallentando la sua velocità di rotazione attorno al proprio asse. C’è da allarmarsi? Secondo gli esperti e gli addetti ai lavori sarebbe tutto nella norma, in quanto il nostro pianeta ha sempre alternato dei periodi in cui ruotava attorno al proprio asse vicino alla media, pari a 86.400 secondi, ed altri invece in cui ha rallentato o accelerato.
Nel 2020, ad esempio, la Terra ha “girato” in maniera sensibilmente più veloce rispetto appunto alla media di cui sopra, mentre quest’anno si è registrata un’inversione di tendenza. A incidere sulla rotazione sono diversi fattori, fra cui i movimenti del nucleo terrestre, come specifica Hdblog.it, nonché degli oceani e dell’atmosfera. Ma come è possibile capire a quale velocità sta girando la Terra? Ovviamente “fisicamente” non si può fare di conseguenza bisogna basarsi sull’orologio atomico, strumento “preciso e invariabile” e su cui fa affidamento l’UTC, acronimo di universal coordinate time. Si tratta di un cronografo talmente preciso al punto che il suo errore è di meno di 100 millisecondi in 14 miliardi di anni, cifre pazzesche.
LA VELOCITA’ DELL’ASSE DELLA TERRA CONTINUA A VARIARE: C’E’ DA PREOCCUPARSI? SCOPRIAMOLO ASSIEME
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“Gli orologi atomici – aveva spiegato recentemente parlando con l’Ansa, Augusto Smerzi, dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ino) – si basano sullo stesso principio del pendolo di Galileo, solo che in questo caso si contano le oscillazioni di un atomo fra due stati quantistici. In pratica, vengono realizzati in laboratorio migliaia di pendoli atomici, interrogati insieme per ridurre il rumore che introduce uno sfasamento fra gli orologi. Questo rumore però rimane uno dei principali fattori limitanti degli attuali orologi atomici. Lo studio del Mit – aggiunge Smerzi – dimostra adesso che è possibile ridurre lo sfasamento sfruttando l’entanglement, grazie al quale gli orologi parlano tra loro rimanendo in fase. Stiamo usando queste tecnologie nell’ambito del programma europeo Flagship on Quantum Technologies per migliorare il calcolo quantistico, le misure di precisione, come quella del tempo, e la crittografia”.
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Una volta che l’orologio atomico e la rotazione della terra non sono più in sincrono, si può calcolare il cambiamento di velocità del pianeta in cui viviamo attorno al suo asse. “Il secondo intercalare (leap second) – specifica a riguardo Hdblog – volge proprio la funzione di correggere il tempo applicato all’UTC perché sia allineato con il giorno solare medio (ovvero con il giro completo della Terra attorno al suo asse). Il secondo intercalare viene aggiunto o sottratto quando si ha una deviazione temporale superiore a 0,4 secondi”. Le rotazioni della Terra non si possono prevedere, e al momento gli scienziati non sono affatto in allarme, in quanto, come detto sopra, variazioni di velocità sono nella norma: per il momento non c’è da preoccuparsi.