Dalle stalle alle stelle. Un proverbio ad hoc che il Boeing Starliner spera possa diventare realtà. Già, doveva essere lanciato lo scorso 3 agosto, ma non se n’è fatto nulla a causa di una galeotta valvola che ha di fatto saltare tutto.
Ora il problema sembra risolto, così la capsula proposta da Boeing, in collaborazione con Bigelow Aerospace, azienda privata entrate nel programma Commercial Crew Development della NASA, ci riprova. La missione dimostrativa insieme all’Orbital Flight Test 2 (OFT-2), senza equipaggio, alla Stazione Spaziale Internazionale, si farà.
La rivela proprio la NASA, secondo cui i controlli standard, che alla vigilia del decollo avevano rivelato bloccate 13 delle 24 valvole ossidanti nel sistema di propulsione nel modulo di servizio di Starliner, sarebbero state risolte.
Dal problema alla soluzione: occhi puntati sul sistema di valvole
Un’indagine, infatti, ha presto identificato la probabile causa alla radice del problema: un’interazione tra ossidante e acqua (probabile umidità dall’atmosfera), che ha prodotto acido nitrico e altri agenti corrosivi. Tant’è.
Dall’indagine alla potenziale soluzione, il passo è breve. Come confermato dai funzionari della NASA e i rappresentanti della Boeing. Che, durante una conferenza stampa hanno trovato la nuova data di lancio: entro il primo semestre del 2022.
Boeing Starline potrà volare, grazie all’installazione di riscaldatori nel sistema di valvole, utilizzati per rompere i prodotti di corrosione, con l’aggiunta di un essiccante per assorbire l’umidità. Questo approccio a doppia canna ha permesso ai membri del team di far funzionare nuovamente 12 delle 13 valvole interessate. “Dobbiamo ancora finalizzare tutto questo mentre procediamo attraverso la logica del volo – spiega Michelle Parker, Chief Engineer a Boeing Space and Launch- ma crediamo che sarà il nostro percorso di riparazione sia a buon punto“.
LEGGI ANCHE >>> Un italiano fa una scoperta incredibile: mai osservato un fenomeno simile nello Spazio
“Due delle valvole non funzionanti lo scorso agosto sono state rimosse dal modulo di servizio e una terza verrà tolta presto” ha detto Steve Stich, manager del Commercial Crew Program della NASA, durante il briefing dello scorso martedì. Queste tre valvole verranno inviate al Marshall Space Flight Center della NASA in Alabama e inserite in uno scanner per tomografia computerizzata, che consentirà ai membri del team di dare un’occhiata al loro interno.
LEGGI ANCHE >>> Venom 2: la scena dopo i titoli di coda stravolge il film?
Le valvole verranno quindi smontate per verificare la causa del problema di viscosità. La NASA sta anche svolgendo alcune ricerche, sempre sulle valvole, presso la sua struttura di test di White Sands nel New Mexico. Con tutto questo lavoro in corso, NASA e Boeing non possono fissare una data preciso di lancio per OFT-2 “ma l’obiettivo attuale è quello di decollare nella prima metà del 2022” ha affermato John Vollmer, vicepresidente e responsabile del programma Commercial Crew di Boeing, durante il briefing di martedì. Un test potrebbe essere fatto a fine ottobre, per poter dire davvero: dalle stalle alle stelle!