Stop and go. Fermata dalla congiunzione solare del sole frapposto fra la Terra e Marte, che ha provocato l’inevitabile blocco dei non più affidabili segnali, la NASA è pronta a far ripartire Ingenuity, per la sua perlustrazione del Pianeta Rosso.
L’annuncio del quattordicesimo volo programmato per il Mars Helicopter Scout è arrivato tramite un post su Twitter, dello scorso 25 ottobre, da quasi cinquecento retweet, oltre 37 citazioni e più di quattromila “mi piace”. Con tanto di hashtag #MarsHelicopter.
L’elicottero della NASA su Marte, dunque, è pronto per fare il suo primo tentativo di volo dopo un blackout delle comunicazioni di due settimane, causato dal fatto che il sole si trova direttamente tra la Terra e il Pianeta Rosso.
Il drone dimostrativo tecnologico che avrebbe dovuto volare al massimo cinque volte in un mese, ha invece effettuato ben 13 sortite (tutte di successo) fino ad oggi, accompagnando il rover Perseverance delle dimensioni nelle sue esplorazioni del sito di atterraggio del cratere Jezero.
“Ora che la congiunzione è finita, #MarsHelicopter può tentare il volo 14“, ha scritto il personale della missione in un tweet dello scorso 21 ottobre. “Ingenuity ha eseguito con successo un test di rotazione a 50 giri/min questa settimana e farà un breve salto non prima del 23 ottobre”.
La pausa delle comunicazioni è arrivata subito dopo altre due sfide affrontate dal team di Ingenuity. In primo luogo, mentre le stagioni cambiano su Marte, l’atmosfera sul cratere Jezero si stava assottigliando, rendendo più difficile per l’elicottero la creazione di portanza. Per affrontare questa sfida, gli ingegneri hanno programmato Ingenuity per far girare le sue pale ancora più velocemente, mirando a un volo a 2.700 giri/min.
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Il problema è che quel volo non c’è mai stato lo scorso 18 settembre, quando era previsto il decollo di Ingenuity: il suo sistema automatico ha rilevato anomalie in due dei suoi sei servomotori di controllo del volo. Poiché queste parti controllano l’inclinazione delle pale dell’elicottero per la sterzata, Ingenuity esegue un “movimento del servo” prima di ogni volo per assicurarsi che tutte e sei funzionino correttamente. Ma in quel giorno di volo, non lo erano, quindi Ingenuity ha saltato il tentativo di volo. Poi la congiunzione solare e il prolungarsi dello stop, stavolta forzato.
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Gli ingegneri del team Ingenuity, comunque, hanno sfruttato la sosta per analizzare la situazione e condurre alcuni movimenti extra del servo. Durante la congiunzione solare, Ingenuity ha raggiunto i sei mesi di attività dal suo dispiegamento all’inizio di aprile. Nel corso dei suoi 13 voli fino ad oggi, ha coperto circa 1,8 miglia (2,9 chilometri) secondo il registro di volo della NASA e le immagini che ha catturato durante quei voli hanno guidato Perseverance nella propria esplorazione della regione. Fatto tredici, si va a quattordici.
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