La rincorsa ad Apple è ufficialmente iniziata, con i competitor chiamati ad accodarsi alla mela e a ciò che ha presentato nella serata di ieri. I nuovi processori di Intel puntano a ridurre un evidente gap che M1 Pro ed M1 Max hanno oggettivamente generato.
Intel è stata presa, spremuta all’osso e poi gettata via come si getta un sacchetto di rifiuti. Apple ha maturato una tale esperienza nel settore che, nella serata di ieri, ha presentato al mondo i suoi nuovi processori appartenenti alla famiglia M1 dedicati ai professionisti. M1 Pro ed M1 Max, due SoC fatti in casa che andranno a sostituire definitivamente la famiglia Intel sui suoi portatili.
Intel non molla l’osso: “Puntiamo a creare un chip migliore di Apple“
Tuttavia l’intenzione di Intel sembra quella di volersi riprendere Apple per mano, uno tra i suoi clienti migliori e garantirsi quindi un futuro ancor più ricco e prosperoso. A dichiararlo il CEO di Intel, Pat Gelsinger, intervenuto ai microfoni di Ina Fried di Axios. “Non mi arrendo mai all’idea che qualcosa non funzioni sui chip Intel. Apple ha deciso che potevano fare da soli un chip migliore di quello che potevamo fare noi. E, vedete, hanno fatto un ottimo lavoro. Quindi quello che devo fare è creare un chip migliore di loro“.
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Parole che giungono dopo la transizione di Apple da Intel ai suoi Apple Silicon, iniziata a giugno 2020 e, siamo sicuri, solo agli albori del suo potenziale. Ciò che la mela è riuscita a fare, sia in termini di pura potenza di calcolo che di compatibilità – grazie a Rosetta 2 – va oltre più rosea aspettativa. Proprio per questo motivo i MacBook abbandoneranno presto il supporto Intel, come è lecito aspettarsi.
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Tuttavia, le speranze del CEO di Intel non si sono per niente affievolite, anzi: “Spero di riconquistare questa parte della loro attività, così come molti altri business, nel tempo” – ha detto a Fried – “E nel frattempo, devo assicurarmi che i nostri prodotti siano migliori dei loro, che il mio ecosistema sia più aperto e vivace del loro e che creiamo motivi più convincenti per sviluppatori e utenti per scegliere prodotti basati su Intel. Quindi, combatterò duramente per conquistare il business di Tim in questo settore“.