Come da diversi anni a questa parte, la mela punta buona parte della sua comunicazione legata ai nuovi iPhone sulle ottimizzazioni del comparto foto e video. Oggi Cupertino fa parlare tre dei suoi esperti, chiamati a sottolineare l’evoluzione negli ultimi 15 anni portata avanti da Apple sui suoi sensori.
“Hollywood” in tasca. Con queste parole la campagna di comunicazione legata ai nuovi iPhone di Apple spiega, ancora una volta, quanto i suoi smartphone siano votati ad un utilizzo creativo. Soprattutto negli ultimi anni Cupertino ha puntato forte sui comparti foto e video, rendendoli centrali nel marketing e non solo. Di fatto iPhone è spesso presente nelle classifiche dei migliori cameraphone in commercio e non è un caso.
Oggi scendono in campo tre esperti del settore nonché esponenti di Apple, chiamati a parlare dell’evoluzione portata avanti dalla mela negli ultimi 15 anni. Il focus, ovviamente, è su iPhone 13, con la line-up uscita a settembre e che, ancora una volta, ha alzato l’asticella della qualità di scatti e video su smartphone. Questo non solo a sensori migliori, più grandi e luminosi, ma anche grazie a funzioni software sviluppate per dialogare con le fotocamere.
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Il primo è Jon McCormack, vice presidente dello sviluppo ingegneristico di software legati alla fotocamera di iPhone. Successivamente è sceso in campo Graham Townsend, che in Apple si occupa di hardware legato alla fotocamera di iPhone. Infine Louis Dudley, product manager di iPhone, il quale si è concentrato sulla filosofia degli scatti e del modo di produrli con iPhone. Un tris di nomi altisonanti per spiegare come il team fotografico di iPhone, composto oggi da 800 persone, sia ogni anno coinvolto in una sfida tutt’altro che semplice, ma stimolante sotto diversi aspetti: quella di migliorarsi e migliorare la qualità degli scatti di iPhone.
“Possiamo pure voltarci indietro e scorrere cento anni di storia della fotografia e della cinematografia cercando di capire come fotografi e registi abbiano utilizzato gli strumenti a loro disposizione per arrivare a immagini e filmati eccezionali. La domanda che ci poniamo però è come portare tutto questo tra le mani di tutti“. Chiaro il riferimento alla Modalità Cinema di iPhone 13, che punta proprio in questa direzione “hollywoodiana“.
Apple: semplicità di utilizzo è la parola d’ordine
Un altro importante tassello nella sfida quotidiana di Apple è quello di rendere il più semplice possibile l’utilizzo dei suoi strumenti. Gli utenti devono trovarsi di fronte comandi semplici, intuitivi, ed ottenere un risultato di altissimo livello senza un grande dispendio di energie. In questo senso il nuovo chip A15 è stato fondamentale per rendere la modalità Cinema reale:
“La segmentazione video è sempre molto complessa. È necessario che ciascuno dei fotogrammi che compongono un video contenga le informazioni sulla profondità della scena, e questo è stato possibile grazie al nuovo Neural Engine del chip A15 Bionic“, ha confessato McCormack.
Infine qualche parola è stata dedicata alla fotografia ed all’approccio che la mela da sempre dedica a questo settore, cresciuto a dismisura negli anni anche grazie alle implementazioni degli iPhone. Ed anche in questo contesto la parola d’ordine è sempre “semplicità” di utilizzo:
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“Se guardiamo ad una qualsiasi fotocamera professionale, di sicuro avrà un menu complicato, con diversi pulsanti e altrettante modalità di scatto. Tutto questo allontana l’utente dal momento. Noi invece pensiamo che la fotocamera degli smartphone debba essere capace di “seguire” la vita e dare la possibilità di coglierne dei pezzi, metterli in una bottiglia e condividerli con qualcuno o con il te stesso del futuro. […] Il nostro ruolo è quello di lasciare che le persone custodiscano dei ricordi che raccontino fasi, momenti, della loro vita.“