Google quest’anno punta tutto su IA e machine learning. Il gigante di Mountain View ha presentato i suoi due nuovi gioielli: Pixel 6 e Pixel 6 Pro, due smartphone volti ad alzare l’asticella della componente “smart” nei dispositivi portatili.
Dopo anni in cui big G ha puntato tutto o quasi sulla componente fotografica, i Pixel 6 si presentano come gli smartphone più smart di sempre. Il nuovo chip Tensor, made by Google, aiuterà i due dispositivi a raggiungere vette mai toccate prima d’ora per quanto riguarda IA e machine learning. Questo significa che l’hardware conterà fino ad un certo punto, oltre il quale l’intelligenza artificiale farà il suo corso.
Google come Apple: i SoC fatti in casa sono la scelta giusta?
Apple lo fa da… sempre. Google ha iniziato quest’anno e, a quanto pare, sembra la direzione giusta. Tensor è il nome del SoC che monteranno entrambi i modelli top di gamma di Google, un chipset sviluppato, pensato e prodotto solo ed esclusivamente per i Pixel 6. A detta di Google, la necessità di creare un chip fatto in casa nasce per sopperire alla mancanza di innovazioni tali da parte dei produttori terzi, in grado di stare al passo con quello che ha in mente big G lato IA e machine learning.
Pixel 6: il piccoletto dei due che nasconde comunque un mostro di potenza
Ciò detto, Pixel 6 – la chiave d’accesso alla gamma di quest’anno – presenta comunque un hardware di tutto rispetto. Dal pannello OLED FHD+ da 6,4″ con risoluzione 2400 x 1080 pixel, in formato 20:9, ideale per fruire di contenuti di qualsiasi tipo. Spazio anche per il gaming, con gli Hz che arrivano a 90, una frequenza di tutto rispetto per intense sessioni di gioco. Non mancano RAM LPDDR5 da 8GB e tagli di memoria UFS 3.1 da 128 o 256GB. Completano il corredo tre microfoni, altoparlanti stereo e batteria da 4.614 mAh, con caricatore in grado di supportare i 30W – venduto separatamente.
POTREBBE INTERESSARTI –> Google lancia “Restor” un progetto per la cura del pianeta
Pixel 6 Pro: Google mostra i muscoli… e che muscoli!
Se con Pixel 6 vi siete leccati i baffi, ciò che monterà Pixel 6 Pro è da perdere il sonno. Anzitutto lo schermo passa a 6,7″, con tecnologia LTPO OLED QHD+, con risoluzione di 3120 x 1440 pixel, in un formato 19.5:9. Con il Pro, gli Hz arrivano a 120, mentre la RAM passa da 8 del 6 liscio ai 12GB, sempre LPDDR5. Tagli di memoria da 128 ai 512GB, passando per i 256GB. Ad aumentare è anche la batteria, da 5.003 mAh, con pieno supporto alla ricarica rapida a 30W. Per entrambi i modelli è previsto un corredo fotocamere molto simile fra loro: principale da 50MP, un ultra grandangolo da 12MP e l’autofocus laser. Il Pro guadagna anche una periscopica da 48MP.
Tensor: il primo SoC di Google pensato e sviluppato per i suoi Pixel
Quel che però interessa maggiormente l’utenza è il processore fatto in casa: il Tensor di Google, primo esponente di – speriamo – una lunga schiera di SoC di big G. Il piccolo cuore pulsante dei Pixel 6 e 6 Pro sarà in grado di garantire non solo maggiore sicurezza grazie al Tensor Security Core – ideato proprio per proteggere i dati sensibili degli utenti con password e PIN. Così come per la tecnologia ProMotion di Apple, anche Google adatterà il refresh rate dello schermo in base all’utilizzo, passando da 10 Hz ai 90 o 120 Hz, a seconda del modello in possesso.
Completano il corredo delle capacità computazionali del Tensor la post-produzione in campo fotografico e videografico. Sarà possibile eliminare i soggetti grazie alla tecnologia Magic Eraser e mettere a fuoco un volto sfuocato grazie al Face Unblur, due feature che faranno felici i creatori di contenuti. Infine la Motion Mode, in grado di ricreare un effetto di movimento a scatti fermi – ad esempio un treno immobile sullo sfondo può essere “mosso” grazie a questa modalità fotografica.
POTREBBE INTERESSARTI –> I Suoni di Marte registrati da Perseverance: dal vento al suolo sotto le ruote del rover Nasa
Prezzi e disponibilità in Italia
Pixel 6 viene venduto a 599 dollari, mentre Pixel 6 Pro ha un prezzo decisamente più elevato, pari a 899 dollari. Una differenza di 300 dollari giustificata dalla presenza di un pannello OLED LTPO e la camera tele, e poco altro. L’arrivo in Italia? Ancora non sappiamo quando e a quali prezzi, ma probabilmente li vedremo sugli scaffali all’inizio del 2022.