Le batterie degradate delle macchine elettriche possono essere riutilizzate per altri scopi: la loro quantità cresce ogni anno in maniera esponenziale.
Le batterie degradate delle macchine elettriche invece di essere buttate possono essere riutilizzate anche per altri scopi. Per fortuna, aggiungeremmo, dato che il loro numero sta crescendo nel corso degli anni in maniera esponenziale, ed il problema dello smaltimento di pari passo si sta facendo sempre più drammatico. Per ovviare a tutto ciò però esistono diverse soluzioni intelligenti, come ad esempio quella del possibile riciclo.
Le batterie agli ioni di litio, come si può notare semplicemente anche dai nostri smartphone, si usurano con estrema facilità, così la loro potenza massima diminuisce drasticamente e anche la capacità non è più quella che era disponibile quando l’avevamo acquistata. Ne consegue che va sostituita con una nuova, altrimenti sarebbe impossibile per i veicoli che la posseggono in dotazione continuare ad effettuare i consueti spostamenti.
Batterie usate dei veicoli elettrici: ecco come possiamo riutilizzarle
Cosa fare allora con quell’enorme quantità di batterie usate? Smaltirle sembrerebbe la soluzione più ovvia, così come riciclare, per quanto possibile, quei componenti chimici che sopravvivono all’interno delle celle. Litio e cobalto, ad esempio, ma anche nickel e manganese, possono trovare una seconda vita all’interno degli stabilimenti industriali, mentre le celle stesse, purché conservate in buono stato, possono essere reimpiegate per l’accumulo negli impianti da fonti rinnovabili oppure negli edifici ad uso abitativo.
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Ancora oggi l’auto elettrica è un sogno per moltissime persone ed un progetto che nell’immediato futuro sarà sempre più a portata di mano. Malgrado con esse vengano ridotte drasticamente le emissioni il problema delle loro batterie assume contorni drammatici: ecco perché è necessario attuare queste strategie sin da subito, senza ulteriori pericoli e con livelli di costo accettabili.
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Secondo Paul Anderson dell’università di Birmingham, la faccenda è contorta e difficilissima soluzione, visto che al momento non sono ancora state adottate contromisure efficaci dai produttori. Il numero di batterie per e-car ogni anno cresce in media del 25%, e tra 10 o 15 anni riciclarle completamente sarà quasi impossibile. Per questo motivo Volkswagen, ad esempio, ha finanziato sin da subito un impianto che ha esclusivamente questo compito, mentre Renault si è impegnata a smantellare e riciclare le batterie delle sue macchine elettriche in collaborazione con le multinazionali energetiche Veolia e Solvay.