Elon Musk pensa al futuro, proprio nel momento storico dove le materie prime scarseggiano, e il mercato dei veicoli sta risentendo amaramente della penuria.
Tesla guarda oltre il problema, e cerca la soluzione più ovvia, in un momento dove le altre imprese d’automobilismo si ritrovano ad arrancare. Il colosso dei veicoli elettrici si è infatti assicurato una fornitura annuale di ben 42.000 tonnellate di nichel, provenienti da una miniera della Nuova Caledonia;
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Che cos’è la Nuova Caledonia?
La Nuova Caledonia altri non è che un’isola nel sud-ovest dell’Oceano Pacifico che fa parte del territorio francese, e che si stima custodisca il 25% del nichel mondiale nelle sue imprese industriali. L’importanza del nichel nei veicoli elettrici è essenziale. Il nichel è infatti un elemento essenziale per la realizzazione delle batterie, in questo caso per l’aumento della produzione di veicoli elettrici e dimostra quanto sia importante non sottovalutare la nuova e maggior richiesta di materie prime necessaria per la transizione ecologica dei veicoli, che scarseggia dalla grande pandemia del 2020, dove con lo stop si sono fermati i cicli di produzione. Non è un caso infatti che società come la Redwood Materials, solo per farne un esempio, abbiano stretto accordi con Ford per sviluppare un’economia circolare per le batterie in caso di forte penuria come ora, e anche in caso che il colosso cinese CATL voglia produrre un impianto da 5 miliardi per il loro riciclaggio.
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Tesla è diventata partner industriale e 42.000 tonnellate di nichel sono di sua proprietà
Il nichel della Nuova Caledonia è molto famoso, perché è così importante per Tesla e per la produzione dei veicoli, tanto che la società è intervenuta come partner industriale per lo sblocco della nuova miniera, che dal 2007 non è riuscita a entrare in attività a causa delle spinte contrarie ambientaliste e i continui ritardi d’apertura, con basse offerte di compravendita.
Reuters ha rilasciato un comunicato che “Tesla ha concordato di acquistare circa 42.000 tonnellate di nichel in un accordo pluriennale – un patto che è destinato a rendere la miniera della Nuova Caledonia un fornitore chiave del metallo per il produttore di auto elettriche degli Stati Uniti.”
La miniera prevede un progetto che prevede una produzione di circa 44.000 tonnellate di nichel all’anno, il tutto entro il 2024, quindi si può benissimo dire che Tesla ha l’esclusiva unica sul metallo di transizione prodotto in Nuova Caledonia. E non intende condividerlo… se non ad un costo adeguato.