NASA e Australia alla stretta di mano. I due colossi sono giunti ad un accordo che li vede protagonisti nel sempre più complesso e stratificato mondo della corsa spaziale. Al centro, un rover che sbarcherà sul nostro satellite, la Luna, nel 2026.
L’obbiettivo è sempre quello: ri-conquistare la Luna. Il nostro meraviglioso satellite, al centro della corsa allo spazio a cavallo fra anni 60 e 70, torna oggi ad essere protagonista assoluto della scena spaziale. Coinvolti, ancora una volta, gli Stati Uniti, freschi di un accordo con l’Australia, altro gigante dello spazio che sarà tra gli attori principali nella riconquista alla Luna.
Tra gli stati che contribuiranno alla costruzione di colonie umane sulla Luna figura dunque l’Australia, reduce da un accordo con la NASA, l’agenzia spaziale statunitense. L’oggetto della stretta di mano sarebbe un rover, in grado di prelevare il terreno lunare nelle future missioni per… estrarre ossigeno. In sostanza sarà un mezzo fondamentale per il sostentamento delle colonie di esseri umani sul satellite.
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2024-2030: gli anni in cui l’uomo tornerà sulla Luna per puntare al Pianeta Rosso
Il 2024 sarà l’anno in cui l’uomo dovrebbe tornare a calpestare il suolo lunare e, per farlo, sarà necessario mettere in atto una serie di accorgimenti di vitale importanza, tra cui, garantire ossigeno fresco e costante. Le colonie si stabilizzeranno precisamente nel polo sud lunare, aprendo la strada ad attività scientifica nonché all’approdo su Marte nelle prime missioni in programma per gli anni 30.
L’Australia, in tutto ciò, coprirà un ruolo cruciale nella realizzazione del veicolo, mettendo in moto imprese e ricercatori leader del settore. Un accordo non da poco, come ha sottolineato il primo ministro Scott Morrison, che conferirà all’Australia un maggiore lustro a livello globale, nonché un boost all’economia.
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“L’Australia è all’avanguardia nella tecnologia robotica e in sistemi per operazioni remote, che saranno centrali nello stabilire una presenza sostenibile sulla Luna, e in futuro sostenere l’esplorazione umana di Marte” ha detto Enrico Palermo, direttore dell’Agenzia Spaziale Australiana. La collaborazione tra USA e Australia sarà un altro aspetto del nuovo patto di sicurezza Aukud che vede coinvolta, oltre alle sopracitate, la Gran Bretagna.