Twitch, come tanti altri servizi online, ha una lista di utenti cosiddetti “intoccabili”, ovvero sia che non possono essere bannati. Spesso sono creator dall’enorme successo che, per ovvie ragioni, portano utenza e quindi entrate alla piattaforme, a cui sconverrebbe liberarsene.
Twitch resta al centro della bufera o nell’occhio del ciclone. Insomma, tutte le telecamere sono puntate sulla piattaforma viola, di recente protagonista di una fuga di dati colossale, che ha reso noti guadagni ed altre informazioni legate ai suoi cosiddetti streamer. Tra queste informazioni oggi siamo qui per condividere una lista di “intoccabili“, vale a dire creator che, per una ragione o per l’altra, non possono essere bannati dalla piattaforma.
Un elenco che rappresenta alcuni utenti del calibro di Tyler1 e Ricegum. Creator dal grandissimo successo e che, per ovvie ragioni, la piattaforma vuole tenersi ben stretti, evitando così che approdino su altri lidi e portino i loro utenti altrove. L’elenco è ovviamente frutto del codice sorgente rubato dal sito e condiviso in rete; dunque potrebbe non essere aggiornato ad oggi, ma mette in chiaro quali sono le intenzioni del colosso dello streaming.
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Twitch: ecco chi non verrà “mai” bannato
La lista è stata pubblicata nel subreddit di Asmongold lo scorso 7 ottobre, e contiene alcuni nomi altisonanti tra cui DJWheat, Ricegum e Tyler1. Insieme alla lista degli streamer appartenenti ad una lista di intoccabili, vi è di fianco riportata la ragione per cui non possono essere bannati dalla piattaforma viola. Tra questi ritroviamo il co-fondatore e CEO di TwitchTV Emmet Shear, con nome utente Sarbandia. Nel suo caso specifico la ragione è semplice: “CEO/STAFF (non bannare letteralmente per nessun motivo)“.
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Per quanto riguarda invece gli altri streamer tra i più popolari, del calibro di Tyler1 e Ricegum, i motivi sono “Non sospendere; inoltrare le villanzoni a @twitch.tv“. L’idea di un trattamento speciale riservato ad alcuni tra i più famosi creator di contenuti ed altre personalità è una pratica di sicuro non nuovissima nel panorama di internet e nello specifico dei social network. Ma è davvero la strada giusta da percorrere? L’interesse relativo a pubblico, entrate e attività sulla piattaforma vale più delle norme sui comportamenti da tenere sulla stessa? A voi il giudizio.