Alla Maker Faire di Roma continua la presentazione di prodotti tecnologici all’avanguardia: gli ultimi riguardano gli animali e gli avatar, decisamente incredibili: scopriamo insieme tutti i dettagli.
Come spiegato dall’agenzia Ansa, nella Città Eterna la tecnologia presentata è stata davvero stupefacente, dall’avatar che porta direttamente il medico presso il letto di un paziente colpito da una malattia infettiva, al robot serpente che si intrufola ovunque e in luoghi pericolosi. Tutti aiuti all’uomo che ovviamente permetteranno ad “altri” di svolgere compiti in ogni caso rischiosi e che non potrebbero essere portati a termine. I nomi di questi nuovi amici dell’uomo sono AlterEgo, Slim, Moka, e come detto sopra è possibile vederli in quel di Roma, negli stand degli spazi del Gazometro, dove si trova appunto la più grande rassegna europea dedicata all’innovazione.
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Robot che entrano quindi sempre di più nella vita dell’uomo e che possono essere controllati a distanza in modo molto preciso, così come ad esempio gli umanoidi e i dispositivi indossabili del progetto ergo Cub promosso dall’Istituto italiano di tecnologia (Iit) e dall’Inail. Obiettivo, come detto sopra, aiutare l’uomo in particolare sui luoghi di lavoro, a cominciare dagli ospedali, permettendo così di ridurre il rischio fisico ma anche psicofisico dei lavoratori in vari ambiti. Presentati, come spiegato sopra, anche gli Avatar, fra cui Slim, acronimo di Snake-Like robot for Inspection and Maintenance, un robot che permette di ispezionare aree pericolose e inaccessibili, sviluppato dal laboratorio Rain (Robotic Automation and INspection lab) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). E’ composto da dei giunti snodabili e ricorda appunto un serpente: può snodarsi fino a cinque metri e striscia in strettoie e passaggi tortuosi, affrontando anche alte temperature, gas e fumi tossici, radiazioni e buio.
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E’ controllato da remoto comodamente dall’uomo, ed è dotato di due telecamere che inviano le immagini e che permettono di ispezionare l’ambiente in cui lo stesso serpente si sta recando. Molto interessante anche AlterEgo, un umanoide alto ben 140 centimetri e che è stato progettato per aiutare i medici quando devono trattare pazienti infetti, come ad esempio coloro che hanno il covid. In questo caso lo sviluppo è stato affidato all’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e al Centro ‘E. Piaggio’ dell’Università di Pisa: si tratta di un robot comandato a distanza con un visore e un joystick, e che permette all’operatore di vedere attraverso gli occhi dello stesso umanoide, dotato anche di mani. Da segnalare infine Moca MObile Collaborative robotic Assistant, un braccio montato su quattro ruote che aiuta le persone per svolgere il lavoro in modo ergonomico e confortevole.
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