In meno di un anno scatterà una delle missioni senza dubbio più folli e chiacchierate della Nasa, l’agenzia spaziale americana, ovvero, quella di deviare l’orbita di un asteroide. Questa mission scatterà il due ottobre dell’anno che verrà, 2022, e come è noto è denominata DART, acronimo di Double Asteroid Redirection Test.
Gli Stati Uniti, in collaborazione con l’Esa, l’agenzia europea spaziale, vorranno cercare di capire se sarà possibile cambiare la traiettoria di un corpo celeste nel caso in cui uno di questi, in un futuro non troppo lontano, decidesse di virare verso il nostro pianeta: saremo in grado di salvarci?
DART, LA MISSIONE DELLA NASA PER DEVIARE GLI ASTEROIDE: PARTIRA’ A BREVE
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Lo scopriremo fra meno di un anno, quando appunto si verificherà l’impatto fra le “navicelle” spaziali e l’asteroide. L’obiettivo è già stato individuato, una coppia di asteroidi chiamati Didymos, e l’impatto avverrà a più di 20mila chilometri orari appunto il 2 ottobre prossimo. A tale ambiziosa quanto folle missione parteciperà anche l’Italia visto che prima della deviazione della rotta tramite “scontro”, verranno lanciati dei piccoli satelliti del nostro Paese, definiti LiciaCube, che di fatto monitoreranno la rotta di Didymos e l’effetto dell’impatto. “Nano e micro satelliti come LiciaCube permettono di testare tecnologie molto avanzate con grande rapidità e costi contenuti”, ha detto all’Ansa, Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia spaziale italiana. “Sono piattaforme su cui stiamo investendo da tempo come Asi e su cui è possibile testare applicazioni praticamente per ogni settore e offrono opportunità importanti per tante Pmi italiane”. Così invece ha spiegato Simone Pirrotta, Project Manager di LICIACube per ASI: “Vedere LICIACube installato su DART è stata una grande emozione, questa missione apre nuovi orizzonti per l’ASI e per l’intero settore spaziale italiano. Difatti sarà il primo satellite italiano in assoluto ad operare nello spazio profondo e il suo sviluppo ha richiesto la formazione di un ampio team nazionale, competente e motivato, che ha lavorato a braccetto con i colleghi statunitensi ed è ora anche ben qualificato per affrontare in futuro simili sfide”.
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“LICIACube – ha proseguito Federico Miglioretti, project manager di Argotec realizzato interamente negli stabilimenti di Argotec, sarà in grado di sopravvivere ed operare nelle difficili condizioni dello spazio profondo in totale autonomia si tratta di un importante punto di partenza tecnologico per il futuro delle missioni con microsatelliti a supporto dell’esplorazione spaziale. Partecipare alla prima missione di difesa interplanetaria della storia è motivo di grande orgoglio per il team di Argotec”. La Nasa, parlando in vista della missione Dart, ha fatto sapere attraverso una nota che “DART sarà la prima dimostrazione della tecnica dell’impattatore cinetico, che prevede l’invio di uno o più grandi veicoli spaziali ad alta velocità nel percorso di un asteroide nello spazio per cambiarne il movimento”. Stando a quanto sostenuto dalla dottoressa Nancy Chabto, che lavora al progetto da tempo, si tratta di una prima missione per capire se saremo in grado di difenderci da eventuali asteroidi realmente pericolosi, come quello che 66 milioni di anni fa colpì la terra spazzando via i dinosauri.