Quindici palchi, sparsi in tutto il mondo. Un concerto-evento senza precedenti che ha toccato New York, Londra, Parigi, Los Angeles, Rio de Janeiro, Sidney, Lagos, Seul e Mumbai, con centinaia di big della musica: oltre 100 mila spettatori in presenza ed almeno un miliardo di telespettatori collegati ai quattro angoli del pianeta. Numeri da far impallidire persino il mitico ‘juke box globale’ del Live Aid del 1985.
Il Global Citizens è stato un successone, l’imperdibile occasione per urlare a squarciagola la protezione del pianeta, l’equità globale, l’istituzione per tutti, lo stop alla fame nel mondo. Ma anche un megafono per tornare alla vita normale, soprattutto nell’ambito di concerti e spettacoli in presenza, i settori più colpiti dalla pandemia.
A New York, fra le meraviglie di Central Park si sono esibiti i Coldplay, Billie Eilish, Camila Cabello, Jennifer Lopez, Lizzo, Meek Mill, Shawn Mendes, Alessia Cara, Burna Boy, Cyndi Lauper, Jon Batiste e Lang Lang.
Un messaggio chiaro: “Mantenete la promessa di quei 100 miliardi”
A Los Angeles (Greek Theatre) hanno cantato Stevie Wonder, Adam Lambert, Chloe x Halle, Demi Lovato, H.E.R., ONEREPUBLIC, Ozuna, The Lumineers e 5 Seconds of Summer. A Parigi (Campo Marte), c’erano i Maneskin, in compagnia di Ed Sheeran, Elton John, Black Eyed Peas, Christine and the Queens, Doja Cat, Angélique Kidjo, Charlie Puth e Fatma Said. I meravigliosi Anni ’80 hanno dominato Londra, grazie ai Duran Duran e Kylie Minogue, con Nile Rodgers e Chic e Rag’n’Bone Man. A Lagos, in Nigeria applausi per Femi e Made Kuti, Davido e Tiwa Savage. A Rio De Janeiro tutti pazzi per Alok, Mart’nália, Criolo, Liniker, Tropkillaz e Mosquito. Delta Goodrem la maggiore attrazione a Sydney.
I super concerti sono stati trasmessi in diretta su Sky (che ha seguito la 24 ore no-stop di musica integralmente), in chiaro su TV8. Per chi se l’è perso, c’è sempre l’on demand, oppure il meglio del Global Citizens verrà tramesso martedì 28 alle 18.15, su Sky Nature.
“Ai Paesi più ricchi chiediamo che venga mantenuta la promessa di stanziare 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare la crisi del clima e la sfida ambientale, e la distribuzione di un miliardo di dosi di vaccino anti Covid per tutti i Paesi poveri”. E’ l’urlo di Hugh Evans, amministratore delegato dell’associazione Global Citizen.
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“Chiediamo soprattutto che si stanzino 60 miliardi di dollari per la sicurezza alimentare e per assicurare i pasti a 41 milioni di persone che nel mondo soffrono di fame e vivono sull’orlo dell’inedia”.
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Global Citizen, nota anche come Global Poverty Project, è un’organizzazione internazionale di educazione e difesa dei diritti umani, che lavora per catalizzare il movimento per porre fine alla povertà estrema. E’ stata fondata nel 2008, da Hugh Evans , Simon Moss e Wei Soo, e ha come obiettivo quello di aumentare il numero e l’efficacia delle persone che agiscono per sostenere la lotta, in primis, alla povertà nel mondo.